Gioca la Roma? Toh, i sindacati della Capitale scioperano: sarà un caso...
Non ci sono più i sindacati di una volta, signora mia. Potevano farlo durare novanta minuti, ma per non dare l’idea di aver esagerato, si sono davvero allargati. E così ieri nei trasporti – grazie alla fantasia inesauribile di Cgil e Uil – lo sciopero nelle varie città è stato articolato in fasce orarie diverse. Ed è capitato a Roma di poter terminare il turno di lavoro prima della cena perché l’agitazione è stata prevista dalle 20 alle 24. Miracolo: non si sciopera più per il weekend lungo, ma per salvare il diritto alla partita di calcio, in coincidenza con un Milan-Roma di coppa europea. Roba da brividi. Sciarpette sindacali rosse e blu come tifosi qualunque di curva.
SARÀ UN CASO...
Ovviamente, tutto casuale, sicuramente non voluto, ma i sindacati sono riusciti nella prodezza di garantire ai lavoratori lo spettacolo calcistico, anche perché andava in onda in chiaro pure su RaiUno e quindi l’occasione non poteva essere affatto perduta. Un nuovo sistema di lotta, dunque, che tenta di conciliare la “battaglia” per un servizio migliore e trattamenti dignitosi dei lavoratori con le grida a squarciagola per la squadra del cuore, fossero rossoneri o giallorossi i propri beniamini.
Il calcio ferma tutto, si diceva un tempo. E la regola è confermata a suon di scioperi durante la partita. È il Belpaese, sono i sindacati che ci meritiamo. Persino la migliore delle battaglie possibili viene così ridicolizzata da un’agitazione che deve tener conto del calendario delle coppe europee. Ma non è che il sindacato organizza le proprie “lotte” in questa maniera proprio per evitare flop quando chiama a “protestare” i dipendenti di settore?
Oggettivamente, sa un po’ di ridicolo questa maniera di rivendicare le proprie ragioni nel lavoro; è come se si fosse consapevoli di non attrarre più chi ha una busta paga da garantirsi ad ogni fine mese e quindi si deve ricorrere ad escamotage per dire di aver avuto successo. Ma è qualcosa che lascia abbastanza stupefatti, con tutto il rispetto a chi sciopera per un qualunque motivo: qui il perché non è più sull’agitazione sindacale, ma sulle modalità abbastanza stravaganti, diciamo. È difficile persino trovare precedenti del genere nella storia scioperaiola del nostro Paese...