Suviana, aperta un'inchiesta. Bernabei: "Lavoratori provenienti da aziende leader nel settore"
Cinque i feriti e tre i morti accertati dell'esplosione che ieri, martedì 9 aprile, ha sventrato la centrale idroelettrica Enel Green Power di Bargi al lago di Suviana, nel Comune di Camugnano, sull'Appennino bolognese. Quattro, invece, gli operai dispersi, per cui sono ancora in corso le ricerche dei Vigili del Fuoco. Le vittime sono: Pavel Petronel Tanase, cittadino romeno di 45 anni residente a Settimo Torinese; Mario Pisani, 73 anni, di San Marzano di San Giuseppe, che lascia tre figli e cinque nipoti; e Vincenzo Franchina, la vittima più giovane, 35 anni, che si era sposato un anno fa.
INDAGINI
Disastro colposo e omicidio colposo. Sono questi i reati ipotizzati nel fascicolo aperto dalla Procura di Bologna sull'incidente nella centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana, nell'Appenino tosco-emiliano. Del caso si stanno occupando il Procuratore capo Giuseppe Amato e il pm Flavio Lazzarini.
RICERCHE
Nonostante il lavoro incessante di ben 100 vigili del Fuoco, sul luogo dell'esplosione da ieri pomeriggio, sarebbero poche le possibilità di trovare gli operai dispersi ancora in vita. Lo ha confermato il dirigente della comunicazione dei vigili del Fuoco Luca Cari: "Non stiamo lavorando con molte speranze di trovare vivi i dispersi, lo scenario che abbiamo davanti non ci dà questa idea".
Intanto, sul posto sono arrivate nuove unità dei sommozzatori della Guardia di Finanza. “La situazione è molto difficile, l'acqua sta salendo - ha spiegato Cari - stiamo lavorando al di sotto del livello del lago quindi con l'acqua che entra. Siamo già a 40 centimetri al piano -8 dove stavamo lavorando con le squadre di ricerca. Questa è una situazione molto difficile, sta entrando l'acqua, una situazione di rischio e pericolo per i nostri operatori". A disposizione per le ricerche anche i droni acquatici "Pluto". Questi ultimi, in particolare, possono raggiungere zone dove, a causa della forte pressione dell'acqua, non sarebbe sicura l'azione dei soccorritori, come spiegato dal generale Ettore Bramato, comandante provinciale dei carabinieri di Bologna.
Nel frattempo, i sommozzatori sospendono le ispezioni interne. "La struttura è sana e non riporta problemi all'esterno. Al momento sono state sospese le ispezioni interne: ingegneri e tecnici stanno valutando le condizioni dentro la centrale. Noi abbiamo ispezionato la parete esterna e la struttura non ha problemi visivamente. C'è un team di tecnici di Enel e della struttura che stanno facendo delle valutazioni. Prima aspettiamo le valutazioni dei tecnici e poi proseguiremo le ricerche". Così il Luogotenente Giovanni Cirmi, comandante dei sommozzatori della Guardia di Finanza di Rimini.
I lavoratori dispersi hanno tra 37 e 68 anni. I loro nomi sono stati confermati dalla Prefettura di Bologna: si tratta di Paolo Casiraghi, 59 anni, di Milano; Alessandro D'Andrea, 37 anni, di Pontedera; Adriano Scandellari, 57 anni, nato a Padova e residente a Mestre e Vincenzo Garzillo, 68 anni, di Napoli.
DINAMICA DELL'INCIDENTE
"C'è chi parla di uno scoppio, chi di un'esplosione. La cosa certa è che a quel piano c'erano i trasformatori", ha spiegato il comandante dei vigili del fuoco di Bologna, Calogero Turturici. Intervistato da La Stampa, ha detto che è ancora presto per capire le cause del disastro: "Finché non si arriva al luogo dell'esplosione è difficile riuscire a stabilire le cause. Inoltre, bisogna anche verificare la dinamica con il responsabile Enel dell'impianto".
Sulle motivazioni dell'esplosione è intervenuto anche il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin: “In questo momento io, ma anche la stessa Enel Green Power non ha ancora approfondito quali possono essere le cause”. Riferendosi al monito del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha auspicato venga fatta piena luce sulla dinamica dell’incidente, ha poi aggiunto: “Non c'è dubbio che bisogna sapere tutto, a garanzia dei cittadini, dei lavoratori, visto che purtroppo ci sono già 3 vittime. È nostro dovere”.
Per ora si sa solo che nella centrale erano in corso lavori di efficientamento che Enel Green Power aveva contrattualizzato con tre aziende primarie, Siemens, ABB e Voith. Da quanto ricostruito, il collaudo del primo gruppo di generazione era già terminato nei giorni scorsi e, al momento in cui è avvenuto l'incidente, era in corso il collaudo del secondo gruppo.
LA'ARRIVO DI ELLY SCHLEIN
La segretaria del Pd Elly Schlein è arrivata alla centrale elettrica di Suviana nel Bolognese, ma è entrata nell'area interessata dall'esplosione senza rispondere alle domande dei giornalisti. Con lei l'assessora regionale dell'Emilia Romagna con delega alla Protezione Civile e vice presidente, Irene Priolo.
LE REAZIONI DEI SINDACATI
Non si sono fatte attendere le reazioni dei sindacati dopo la tragedia. Sia la Uil che la Cgil, con le ricerche dei dispersi ancora in corso, hanno subito fatto polemica. Il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri ha detto: "Un anno fa, la nostra organizzazione sindacale denunciò il fatto che non si intervenisse sulla sicurezza, ci sono documenti presentati sui quali si diceva che la sicurezza non era al massimo. Dopo un anno è purtroppo arrivata la tragedia. Molti di questi incidenti si possono evitare. E non sono incidenti, quando non ci sono interventi si tratta di omicidi".
Duro anche Michele Bulgarelli, segretario della Cgil di Bologna: “Dopo ormai quasi una giornata dall’incidente, in un cantiere Enel, ancora non sappiamo, nemmeno i delegati, di che azienda sono i dipendenti, i morti, i dispersi e i feriti, è di una gravità senza precedenti. È lo specchio del mondo del lavoro, in un cantiere su 12 persone coinvolte sembra che dieci siano di aziende esterne, cosa ci faceva un pensionato di 73 anni con partita Iva in cantiere?".
Nel frattempo Cgil e Uil hanno indetto per domani, giovedì 11 aprile, uno sciopero di otto ore in Emilia-Romagna, invitando tutti a partecipare al corteo contro le morti sul lavoro. Corteo che partirà da piazza XX settembre e finirà a Piazza Maggiore.
L'amministratore delegato di Enel Green Power Salvatore Bernabei intervenuto da Bruno Vespa a Cinque minuti ha risposto alle accuse dei sindacati: "Le persone che stavano nella centrale quando è successo l'evento sono persone che lavorano per queste aziende", "che abbiamo scelto, leader nel settore, riconosciute in modo universale, prestigioso, come Siemens, Voith e Abb oltre che per Enel Green Power. Proprio per come lavoriamo questa è una centrale i cui lavori erano stati pianificati già dal 2022 e dato l'elevato grado di specializzazione, parliamo di un aggiornamento tecnologico, abbiamo scelto le aziende leader nel settore riconosciute in modo universale".
LA VISITA DI UNA SCOLARESCA
Pochi istanti prima dell'esplosione, a lasciare la centrale erano state tre classi di terza media, una sessantina di alunni, della scuola Muratori di Vignola, in provincia di Modena. A metterli in salvo un professore che, dopo aver avvertito un forte odore di bruciato, li ha fatti risalire sul pullman. Una volta all’interno del mezzo i ragazzi e il prof hanno sentito il boato dell’esplosione all’interno della struttura.