Abruzzo, "Bergoglio non è il Papa": esplode il caso nel giorno del voto
A Teramo sono spuntati insieme ai manifsti dei candidati alle regionali Marsilio e D'Amico, quelli con una scritta contro il Pontefince: "Bergoglio non è il Papa".
Riporta il Fatto quotidiano che c'è il sospetto che "da quei manifesti, trasudino gli estremi di un vilipendio della religione o, quanto meno, del reato di 'offese all’onore o al prestigio di un Capo di Stato', se non addirittura di un reato previsto nei Patti Lateranensi del 1929: 'Le offese e le ingiurie pubbliche commesse nel territorio italiano contro la persona del Sommo Pontefice con discorsi, con fatti e con scritti, sono punite come le offese e le ingiurie alla persona del Re'".
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Di certo questi manifesti ha incuriosito i cittadini che si sono messi subito a caccia dell'autore. Dopo il tam tam si è scoperto che si tratta dell' "anti-papa locale, ovvero Fabrizio Filipponi, già noto alle cronache perché 5 anni fa ebbe il desiderio di tentare la sorte, candidandosi sindaco del Comune di Sant’Egidio alla Vibrata, alla guida della lista del Popolo della Famiglia. Raccolse solo 75 voti, ma cominciò la sua 'crociata', che così motiva: 'in Italia è attivo un dibattito – censurato dal mainstream – incentrato sulle dimissioni di Benedetto XVI: la Declaratio non sarebbe una abdicazione: si sarebbe verificatala sede impedita alla guida del Vaticano. Questa condizione è contemplata nel diritto canonico...'".
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Ma il vero sospetto su Filipponi "è che tutto questo sacro furore religioso, sia in realtà anche un tentativo di lucrare visibilità, in vista magari di una nuova candidatura. A giugno, a Sant’Egidio si vota...", si legge nell'articolo.