Ultima Generazione, vernice contro il Senato: condannati, quanto devono pagare
Condannati i tre attivisti di Ultima generazione che un anno fa, il 2 gennaio del 2023, gettarono della vernice rossa sulla facciata di Palazzo Madama. Lo ha deciso il Tribunale monocratico di Roma, prevedendo una pena di 8 mesi. L'accusa nei loro confronti è di danneggiamento aggravato.
Gli attivisti sono due ragazzi e una ragazza, tutti e tre poco più che 20enni. Il rappresentante dell'accusa aveva chiesto per loro un anno di pena con il beneficio della sospensione a condizione del ripristino dei luoghi e del risarcimento del danno.
"Scegliere un palazzo che risale al 1400 e non il 'Serpentone' di Corviale è un elemento di dolo che va tenuto presente - ha detto il pm nel corso della requisitoria -. Un fatto commesso con violenza e che ha provocato danni considerevoli: l'ingresso è stato interrotto per 30 minuti e sono servite decine di migliaia di euro per il ripristino. Non ho trovato un elemento a discarico degli imputati per il danneggiamento e non ci sono gli estremi per le attenuanti generiche non essendoci alcun ravvedimento". Il Senato, il ministero della cultura ed il Comune di Roma - quali parte civile - avevano chiesto quasi 190mila euro di risarcimento. Ma il giudice ha accordato il pagamento di una provvisionale da 60mila euro totali.
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Gli imputati sono stati accolti dall'applauso degli attivisti che li attendevano fuori dal tribunale. "Si tratta di cittadini che hanno agito a tutela dell'ambiente, come prescrive la Costituzione. L'accesso al Senato non è mai stato inibito e il materiale usato era stato scelto per non arrecare danni. Presenteremo appello", ha dichiarato il difensore degli attivisti di Ultima generazione, l'avvocato Cesare Antetomaso.
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