Firenze, i pro-Palestina tentano l'assalto al Consolato Usa. La Polizia respinge, la sinistra protesta
Nuovi disordini in piazza a Firenze a Pisa, con scontri violenti tra gli studenti che manifestano contro Israele e le forze dell'ordine. Di fronte alle cariche della polizia sui giovani, la sinistra, dal Pd al Movimento 5 Stelle passando per l'Alleanza Verdi e Sinistra, si indigna e torna puntare il dito contro il ministro degli Interni Matteo Piantedosi.
Mattinata incandescente in Toscana. A Firenze sono stati circa i 300 gli studenti scesi in piazza. Quando un gruppetto di ragazzi si stacca dal corteo e tenta di deviare il percorso autorizzato per dirigersi verso il Lungarno e il consolato degli Stati Uniti arriva la risposta della polizia, che ha contenuto e respinto i contestatori all'altezza di via Curtatone. Il corteo, partito da piazza Santissima Annunziata e formato oltre che da rappresentanti dei sindacati di base anche da studenti e appartenenti alla comunità palestinese, ha sfilato per le vie del centro storico arrivando fino ai lungarni in prossimità del consolato statunitense. Qui era stato predisposto uno sbarramento dalle forze dell'ordine. I manifestanti hanno cercato di avanzare e la polizia li ha respinti con cariche di alleggerimento.
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Alla fine il corteo ha raggiunto piazza Ognissanti dove si sono tenuti gli interventi finali. Più o meno stesso copione a Pisa, con altre cariche della polizia nel centro città sul corteo studentesco che voleva raggiungere piazza dei Cavalieri. I poliziotti schierati a protezione di uno degli accessi alla piazza hanno caricato gli studenti che stavo cercando di oltrepassare lo sbarramento.
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"Basta manganelli sugli studenti", protestano Pd e M5s in coro chiedendo al governo di chiarire quanto avvenuto questa mattina durante le due manifestazioni pro-Palestina in Toscana. "Presenterò subito una interrogazione parlamentare al ministro Piantedosi, affinché chiarisca anche il ruolo del Questore in questa vicenda in cui le cariche della polizia avrebbero coinvolto anche ragazzini", annuncia il deputato dem Emiliano Fossi, segretario del Pd Toscana. E' un coro di proteste quello che si leva dal Pd. A partire da Giuseppe Provenzano e Marco Furfaro, componenti della segreteria. "Ministro Piantedosi, basta manganelli sugli studenti. Basta", scrive il primo sui social. "Per l'ennesima volta: un governo che usa il manganello e che non tollera chi non la pensa come loro non è degno di un Paese civile. Basta", afferma il secondo. "Immagini inquietanti", dice Cecilia D'Elia senatrice Pd e capogruppo in commissione scuola.
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"Non è possibile - lamenta l'esponente dem - che una pacifica manifestazione, per di più di giovani, anche minorenni, venga repressa in questo modo e che si neghi l'esercizio di un diritto costituzionale". Anche i 5 Stelle chiamano in causa l'esecutivo e il titolare del Viminale. "Le azioni nei confronti dei manifestanti devono essere equilibrate e proporzionate, altrimenti si sfocia nella violenza e nella mera repressione", sostiene il capogruppo M5s in commissione cultura alla Camera Antonio Caso chiedendo al governo "in primis a Piantedosi, di esprimersi su questo ennesimo episodio che segnala un clima mortificante per la libertà di manifestazione e di opinione nel nostro Paese".