Fiumicino, "sei russa? Niente acqua": lo sfregio ad Anna, il video diventa virale
"Sei russa? Allora non ti vendiamo niente". A raccontare quanto sarebbe accaduto all'aeroporto di Fiumicino è Anna Larina, insegnante di russo e traduttrice. La ragazza ha voluto rendere subito noto, attraverso i suoi canali social, la risposta datale da una commessa del duty free. Dall’interno dello scalo aeroportuale di Roma, Larina, che vive a lavora nella Capitale da più di 10 anni, doveva andare a Yerevan e, prima di partire, aveva deciso di prendere qualcosa da bere. Come prassi vuole, però, per acquistare il prodotto al duty free ha dovuto esibire la sua carta d’imbarco.
"Mi trovo a Fiumicino e qui non mi hanno venduto una bottiglietta d’acqua e non mi venderanno nessun’altra cosa perché ho il passaporto russo e perché la Russia, due anni fa, ha cominciato la guerra" racconta Anna in un primo breve video. L’interprete ha provato a chiedere chi avrebbe deciso una cosa del genere: "C’è tutto sul sito del ministero degli esteri", la risposta che avrebbe ricevuto. Eppure, come ovvio che fosse, sul portale web della Farnesina non c'è nulla di tutto ciò.
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E ancora: "Vivo in Italia e pago qui le tasse, io ho gli stessi diritti degli italiani e sono qui da più di dieci anni". Tra i tanti commenti sotto il filmato anche quello di Aeroporti di Roma. Adr non c’entra nulla con la vicenda, visto che il fatto sarebbe successo all’interno di un’attività commerciale e da dipendenti non di Adr. In ogni caso, la società che gestisce gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino ha voluto esprimere la sua solidarietà nei confronti di Anna. I rappresentanti di Adr, su X, si sono detti "costernati e ci rammarichiamo per quanto le è capitato in occasione della sua permanenza all’aeroporto di Fiumicino. Il comportamento descritto è assolutamente non in linea con gli standard applicati dai partner commerciali di Aeroporti di Roma". Precisazioni sono poi arrivate anche da Aelia Duty Free Italia: "Come gruppo rispettiamo tutti i nostri clienti, a prescindere da origine, genere o età. Ci scusiamo sinceramente per quanto avvenuto ieri nel nostro store. È un incidente isolato e stiamo facendo tutte le verifiche necessarie affinché episodi del genere non si ripetano".
"Non possiamo venderle l'acqua."
— CristinaRusso (@Cristin94Ri) February 18, 2024
"E perché?"
"Perché lei ha il passaporto russo."
Vi prego di diffondere questo video. Quello che sta accadendo è INAUDITO. Non possiamo più stare zitti e accettare che avvengano cose del genere. Tutta la mia solidarietà ad Anna Larina. pic.twitter.com/h3iCBhBtcz