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Venezia, la Biennale 2024 all'insegna della stranezza: dominano queer e terzomondisti
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Dal titolo "Stranieri ovunque", ecco che a Venezia spunta la Biennale della stranezza, il trionfo dell’escluso. La parola d’ordine? "Queer". Una parola - spiega Luca Beatrice - molto di moda, ma che ormai ha stancato. La 60ma edizione della Mostra Internazionale d’arte di Venezia, aperta al pubblico dal 20 aprile al 24 novembre prossimi, è stata presentata. Per l'occasione il presidente uscente Roberto Cicutto ha lasciato la parola al direttore Adriano Pedrosa. Dimentichiamoci dunque le biennali del passato, visto che Pedrosa si è mossa dal desiderio di rintracciare il diverso, medesima etimologia per queer, strano, estraneo, straniero, outsider, indigeno, folk, popolare.
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La Postina con Zanellato diventa Dotta
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