Giovanna Pedretti, l'ex vicesindaco: "Ristorante sempre pieno"
"Non doveva lavorare di più Giovanna Pedretti, il suo ristorante era sempre pieno": a dirlo l'ex vicesindaco di Sant'Angelo Lodigiano in riferimento alla titolare del ristorante Le Vignole, trovata morta ieri lungo la riva del Lambro. Di lei si era parlato nei giorni scorsi dopo la recensione di un presunto cliente che si lamentava della presenza di gay e disabili ai tavoli vicini. Virale la risposta della proprietaria, che lo invitava a non presentarsi più nel suo locale. Recensione e risposta, però, sarebbero state false, come evidenziato anche da Selvaggia Lucarelli sui social.
Secondo l'ex vicesindaco, la 59enne "avrebbe voluto respirare un po' di più dato che non riusciva nemmeno a trovare dipendenti che la potessero aiutare. Trovo, dunque, incredibile ipotizzare che possa avere inventato quella recensione". E ancora: "Tutti amavano la sua pasta fatta in casa e i suoi sughi che definire eccellenti è poco. E Giovanna amava arrivare nella sala da pranzo a salutare, a coccolare i suoi clienti. Il suo mondo era proprio il ristorante, dove stava dalla mattina alla sera. Oltre 10 anni fa si era ucciso anche il fratello".
"Sinistra spietata coi deboli, servile coi forti". Ristoratrice morta, Matteo Salvini a valanga
Dalle prime verifiche delle forze dell'ordine sulla situazione patrimoniale della ristoratrice, in ogni caso, è emerso che la Pedretti e la sua famiglia non avessero particolari problemi economici. L'ipotesi più accreditata, al momento, sarebbe quella del suicidio. Ma la situazione economica non dovrebbe quindi essere il motivo. Pare, inoltre, che la donna e il marito avessero gestito altre attività di ristorazione in passato. E la vendita di un locale in particolare avrebbe consentito loro di non lavorare per un breve periodo.
Video su questo argomentoLodi, trovata morta nel fiume Lambro la ristoratrice attaccata sui social