Giulia Lavatura, si butta con la figlia dal nono piano: "Stressata per il Superbonus"
I lavori del Superbonus 110% avrebbero ossessionato per lungo tempo Giulia Lavatura, la donna che si è lanciata dal nono piano del suo palazzo a Ravenna con in braccio la figlia Wendy di 6 anni, morta nell'impatto. Questo quanto sarebbe emerso, secondo quanto riportato dal Resto del Carlino, dall'interrogatorio effettuato all'ospedale Bufalini, dove la 41enne è piantonata in stato di arresto. I lavori in questione, però, non avrebbero avuto nulla a che fare con la casa nella quale Giulia viveva con figlia e marito, ma una casa a Bagnacavallo che i due coniugi hanno in comproprietà.
L’avvocato Massimo Ricci Maccarini - scrive sempre il Resto del Carlino - avrebbe detto che proprio il 110 sarebbe stata "la goccia che ha fatto traboccare il vaso". "E’ un pensiero che avevo dal 22 dicembre, io e mio marito, vedendo nell’applicazione che non erano stati caricati nemmeno i nostri documenti - avrebbe detto la donna al pm Stefano Stargiotti -. Eravamo stressati per i bonus anche se avevamo ottenuto la cessione del credito". E ancora: "Seicento mila euro erano troppi per me, anche mia figlia sarebbe stata indebitata e io non potevo lasciarla in questa situazione. Mio padre mi diceva solo che aveva caricato tutto nel portale".
La Lavatura avrebbe detto anche di aver capito subito che la figlia era morta dopo lo schianto. Lei, invece, sarebbe svenuta durante la caduta, per poi riprendere i sensi al momento dell’impatto a terra. Operata alla colonna vertebrale, non avrebbe riportato danni permanenti.