Virus H1N1, Fabrizio Pregliasco: "Nessuna influenza suina"
La notizia di due vittime da influenza H1N1 di tipo A, chiamata erroneamente "influenza suina" all’ospedale San Bortolo di Vicenza non deve mettere in allarme nessuno. Il virologo Fabrizio Pregliasco stronca sul nascere l'ipotesi di una nuova emergenza sanitaria in Italia spiegando a Un Giorno da Pecora (RadioRai1) che si è trattato di "un inciampo giornalistico" sul nome del virus che ha portato alla morte un 55enne, deceduto oggi e di un 47enne morto ieri. Entrambi erano ricoverati in condizioni molto gravi nel reparto di rianimazione.
"Stiamo subendo la stagione influenzale più pesante degli ultimi 15 anni dovuta a diversi virus respiratori tra cui il protagonista principale è il virus AH1N1 che rappresenta il 60% dei campioni isolati nelle ultime settimane. Segue il virus respiratorio sinciziale e, per fortuna già in calo, anche una bella fiammata di Covid. Non si tratta di influenza suina, quella definizione è stata un errore giornalistico", ha chiarito il direttore sanitario del Galeazzi Sant'Ambrogio di Milano a Giorgio Lauro e Geppi Cucciari che lo hanno intervistato. Quanto all'influenza, Pregliasco ammette che "dati alla mano, a livello nazionale stiamo registrando una fortissima pressione su tutti i Ps e i ricoveri dovuti alle complicanze dell'influenza stanno aumentando in tutta Italia".
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Il professor Pregliasco torna poi a ribadire che "i pazienti più a rischio sono gli anziani e i fragili, ma anche le persone giovani possono essere ricoverate per l'insorgenza di complicazioni". "Tra l'altro", spiega, "più è elevato il numero di nuovi casi e più è probabile che qualcuno finisca in ospedale o al pronto soccorso. Ecco perché è importante", conclude il virologo, "sostenere in ogni modo la vaccinazione antinfluenzale, che risulta essere l'arma più efficace a nostra disposizione per ridurre la diffusione di queste patologie che, soprattutto per le categorie a rischio, possono essere causa di grave sofferenza e di potenziale rischio vita".
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