Covid, "quanti saranno i morti a dicembre": la proiezione dopo l'ultimo bollettino
Giorno di bollettino Covid, l'ultimo prima delle feste di Natale e dei cenoni, indicati come possibili veicolo di contagio. Negli ultimi sette giorni l'aumento dei casi è stato del 7,2%, oltre 60mila contagi acclarati in una settimana, per 425 morti. Cifre significative ma che tengono l'Italia lontana dall'emergenza.
Ma interpellato dalla AdnKronos Salute, ecco che Massimo Andreoni - direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali - mette in guardia dal quel che può accadere. Commentando l'ultimo bollettino, l'esperto afferma: "Se non si registra un forte incremento dei casi e dei ricoveri Covid, il dato sui decessi, 425 nell'ultima settimana con +34,5%, ci preoccupa. Un numero che sommato alle altre settimane di dicembre porta già ad oltre 1.000 il totale in questo mese. Un incremento costante da ottobre che non può lasciare indifferenti e ci deve richiamare a una maggiore attenzione per il Natale. Gli anziani, i fragili e gli immunodepressi devono fare il vaccino anti-Covid aggiornato".
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Scorrendo gli ultimi tre report ufficiali il dato dei decessi è 1.048 a dicembre: 307 (30 novembre-6 dicembre); 316 (7-13 dicembre) e appunto 425 (14-20 dicembre). Ma chi muore oggi di COVID? "Over 80 sicuramente non vaccinati, visto che sono pochi quelli che si sono immunizzati - risponde Andreoni -. C'è la necessità, lo ripetiamo da mesi, di procedere speditamente sulle vaccinazioni soprattutto dei soggetti fragili. Ma c'è anche la questione degli antivirali - avverte - che si usano poco in questa fascia di pazienti anziani, mentre sono indicati proprio per non far progredire la patologia grave Una cosa oggi inaccettabile visto che la terapia funziona", conclude Andreoni.
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