Generale Vannacci, scatta la censura a Torino: vietato presentare il suo libro
"Non so neanche chi sia e non ho letto il suo libro. Noi non organizziamo dibattiti politici, neanche sotto elezioni. Se ho pensato di chiedere di cancellare l’evento? Ma no, si figuri", puntualizzava con il Corriere Roberto Bonante, presidente del Lions Club Torino Taurasia che aveva invitato il generale Roberto Vannacci a presentare il suo controverso libro “Il mondo al contrario”. E invece l'evento di stasera, sold out con i cento posti della sala già prenotati e pagati, è saltato.
"Una decisione indipendente dalla nostra volontà", scrivono in una nota i Lions spiegando che "il generale conferma comunque la sua disponibilità". L'annullamento, spiegano è stato "deciso dopo il venir meno della disponibilità dei locali del Cral: essendo un circolo privato riservato ai soci (i dipendenti comunali), non potrebbe ospitare una serata aperta ai non tesserati, un centinaio di invitati al dibattito con successiva cena tipica piemontese con un’offerta minima di 35 euro destinata alla cardiochirurgia pediatrica".
Del resto c'era scritto anche sulla locandina dell’evento, almeno nella versione diffusa nei giorni scorsi, che l'evento sarebbe stato ospitato dal circolo ricreativo e non dal locale dato in gestione. Cosa che ha mandato su tutte le furie il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, la maggioranza di Palazzo Civico e pure i rappresentanti sindacali della Cgil che si è mossa con i propri associati iscritti al Cral per capire come e perché è stata messa in piedi una serata che "non condividiamo assolutamente". Di certo qualcosa deve essere successo per impedire al generale Vannacci di presentare il suo libro contro la "dittatura delle minoranze". Ma nessuno se ne vuole prendere il merito. Perché?
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