Natale, Socci: perché il presepe è il sogno di toccare il divino
Il presepio di Greccio, il primo presepe "inventato" da Francesco d'Assisi, "realizza il desiderio di «vedere con gli occhi del corpo» il Salvatore (sono le precise parole di Francesco)", scrive Antonio Socci su Libero. "L’appassionato desiderio di Francesco di vedere, toccare, abbracciare la concretezza del Salvatore, di Dio fatto carne, che sia il Bambino nella stalla di Betlemme o il Crocifisso, esprime il cuore del cristianesimo. Oggi lo accuserebbero di 'fondamentalismo' perché ascoltava il Vangelo alla lettera, 'sine glossa' (c’è scritto: date tutto ai poveri e seguitemi? Francesco fa letteralmente così. C’è scritto: a chi vi schiaffeggia porgete l’altra guancia? Francesco fa così). Il suo stare alle precise parole di Gesù e all’evento nudo e crudo, alla concretezza dell’Incarnazione e della Passione, fu un ciclone per il popolo cristiano che con lui riscoprì il cuore della sua fede".
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