A spasso nel borgo di Cornello dei Tasso
Per arrivare su quello sperone di roccia in Valle Brembana dove poggia un pugno di case in sasso, ci vuole una breve camminata ma, credeteci sulla parola, ne vale la pena. Cornello dei Tasso, che dal 2003 è entrato a far parte della lista dei “Borghi più belli d’Italia”, sembra un luogo sospeso nel tempo. Qui è ancora possibile ammirare la pianta urbanistica, intatta, dei tipici borghi medievali. Cornello dei Tasso è una frazione di Camerata Cornello e proprio da qui si snoda una delle vie che portano al borgo, la Via Mercatorum, che fino al Seicento fungeva da collegamento tra Bergamo e la Valtellina. Alla via e al Borgo è legato il nome della famiglia Tasso, quella che, tra gli altri, diede i natali a Torquato Tasso, autore della “Gerusalemme liberata”.
La passeggiata che vi aspetta sarà decisamente piacevole. Si parte dalla frazione di Orbrembo e dal greto del fiume costeggiato dalle case costruite lì a pochi passi. Salendo si incontra quella che è un’autentica meraviglia: la via porticata con i muri e gli archi in pietra e il soffitto in legno. Era il cuore dei commerci che fiorivano in quella zona e non è un caso che subito dopo si trovino le dimore dei notabili, sormontate dal palazzo dei Tasso, che anche per la sua posizione aveva ruolo di “vedetta” verso tutto quello che succedeva a valle. Il palazzo, nella sua parte “moderna” è stato da poco recuperato e restituito al suo splendore.
Il territorio di Cornello dei Tasso, così come tutta la Valle Brembana, vanta anche una serie di prodotti tipici, che solleticano l’appetito dei turisti, già stimolato dalla camminata. E allora perché non abbandonarsi a un bel piatto fumante di “casonséi”, i tipici ravioli fatti in casa con ripe no a base di pane grattato, formaggio, uovo, aglio e prezzemolo, rigorosamente serviti con un condimento fatto di burro e salvia. Se non siete amanti della pasta, l’alternativa è rappresentata dalla “cusnada”, cioè una polenta tagliata a pezzetti e condita con taleggio fresco, panna, burro e salvia. In entrambi i casi non resterete delusi. Se poi opterete per un bis di primi... meglio ancora. Il borgo di Cornello dei Tassi riserva ai visitatori un’ultima sorpresa: qui è nato il primo francobollo della storia. In paese infatti ebbe origine il servizio postale tra l’impero asburgico e gli altri stati europei. Una vera e propria multinazionale alla quale in loco è dedicato anche un museo che ne racconta la storia (assieme a quella della famiglia Tasso) e che vale la pena visitare. A questo punto non vi resta che indossare le scarpe da trekking e partire.