Giulia Cecchettin, Flaminia Bolzan: "Overkilling, perché Filippo la ha uccisa"
"Filippo ha agito con un 'overkilling', un'azione cioè maggiorata rispetto a quella necessaria per uccidere": lo ha spiegato all'Adnkronos la psicologa e criminologa Flaminia Bolzan, riferendosi all'esito dell'autopsia su Giulia Cecchettin, la 22enne uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta con almeno 25 coltellate. Secondo l'esperta, l'uccisione della ragazza "è un evidente caso di femminicidio, all'idea di un abbandono da parte di lei, Filippo non è stato in grado di contenere il lato emotivo".
Facendo una riflessione sulle modalità dell'omicidio, poi, la Bolzan ha spiegato: "Il numero di ferite da arma da taglio è elevato e questo rimanda a una relazione fra aggressore e vittima. E il fatto che le ferite più grandi siano sul lato sinistro del collo fa pensare che l'aggressione sia avvenuta in auto, con Giulia seduta a lato passeggero". Il tipo di arma con cui il ragazzo avrebbe ucciso Giulia, inoltre, avvalora - secondo la criminologa - l'ipotesi della premeditazione: "Il fatto che abbia usato un coltello da cucina significa che l'aveva portato da casa".
"Mi è scattato qualcosa in testa": Turetta, interrogatorio-fiume in carcere
Ieri, mentre veniva eseguita l'autopsia sul corpo della Cecchettin, si è tenuto contemporaneamente l'interrogatorio di Turetta davanti al pm in carcere a Verona. Un colloquio fiume durato oltre nove ore e durante il quale il 21enne avrebbe detto che gli è "scattato qualcosa nella testa". Al di là dei dettagli che potrebbero emergere dai prossimi interrogatori di Turetta, gli elementi acquisiti finora fanno pensare, secondo la criminologa, "che Giulia abbia manifestato la sua volontà di autodeterminarsi nella scelta. Filippo non ha gestito emotivamente il senso di frustrazione e quindi ha portato a termine il suo intento criminoso".
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