Filippo Turetta, esplode la rivolta in carcere: "Privilegi all'assassino di Giulia"
"Dopo solo due giorni ha già libri da leggere e colloquio con i genitori?": esplode la protesta nel carcere di Verona nei confronti del nuovo arrivato, Filippo Turetta, il 21enne accusato del femminicidio dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin. Stando a quanto filtra, come riporta Open, l'irritazione deriverebbe dal fatto che "sono tutti concentrati sull’assassino di Giulia Cecchettin", al punto che "gli avvocati dei detenuti hanno fatto fatica ad incontrare i propri assistiti per colpa dei giornalisti/fotografi".
Una donna alla vicepresidente dell'associazione “Sbarre di Zucchero” avrebbe confidato: "I ragazzi dentro sono seguiti meno del solito perché, come ha detto un brigadiere al mio compagno, adesso bisogna pensare al nuovo arrivato vip. Che schifo, sono sempre più schifata. E stamattina l’assassino ha il permesso di incontrare i genitori, nonostante non sia giorno di colloqui per la sua sezione...".
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Diverse le situazioni che gli altri detenuti non avrebbero digerito. Innanzitutto la possibilità data a Turetta di incontrare i genitori anche se ricoverato nel reparto di “psichiatria sperimentale”, che non prevede contatti con i familiari. In realtà, poi, l'incontro con i genitori ieri non c'è stato: Nicola Turetta ed Elisabetta Martini hanno preferito rimandare per prepararsi meglio psicologicamente. Ma a far scoppiare la polemica sarebbe stata anche la notizia dei due libri dati a Turetta: uno di Agatha Christie e l’altro di Aleksander Puskin.
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