Filippo Turetta, reazione glaciale in aeroporto: "Sguardo basso dopo lo sbarco"
Finalmente in Italia per regolare i conti con la giustizia. Filippo Turetta "non ha detto una sola parola" durante il volo che da Francoforte lo ha portato a Venezia prima del trasferimento nel carcere di Verona. Il 21enne è accusato dell’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin. "Sguardo basso, silenzioso, rassegnato quasi disinteressato, non ha nè pianto, nè si è mostrato nervoso". Viene descritto così, da chi era sullo stesso volo, il giovane rientrato su un volo militare in Italia. Dall’aeroporto di Venezia sarà trasferito nel carcere di Verona dove deve rispondere dell’omicidio della fidanzata Giulia Cecchettin.
In Germania, questa mattina il ragazzo è stato prelevato da alcuni agenti delle forze speciali. "La polizia della Sassonia-Anhalt ha scortato" Filippo Turetta "fino all’aeroporto di Francoforte sul meno". Successivamente "il cittadino italiano è stato preso in consegna dagli agenti speciali dedicati alle operazioni di estradizione che lo hanno poi consegnato alle autorità italiane", aveva fatto sapere a LaPresse, Joerg Martienssen, portavoce della polizia aeroportuale di Francoforte sul Meno.
Filippo Turetta "era molto calmo e molto cooperativo" al momento della consegna alle autorità italiane per l’estradizione in Italia, aveva fatto sapere sempre il portavoce della polizia aeroportuale di Francoforte sul Meno. "Nel tragitto per l’aeroporto, il cittadino italiano indossava le manette", ha spiegato ancora il portavoce, "ma al suo arrivo allo scalo di Francoforte è stato particolarmente cooperativo e non è stato necessario tenerle". Ora la sua destinazione finale è il carcere di Verona.
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