Blitz a Montecitorio, vernice rossa e urla: "Le femmine di ogni specie"
"Siamo qua per ribadire la necessità di cambiare questo sistema alimentare": un'attivista del Movimento Ribellione Animale lo ha detto durante la protesta davanti alla Camera, come mostrato in un servizio della trasmissione Tagadà su La7. "Troppi animali e troppe persone stanno morendo a causa della crisi climatica ed ecologica, di cui questo sistema alimentare è causa", ha proseguito la giovane, che nelle mani reggeva uno striscione con su scritto "Stop sussidi pubblici agli allevamenti".
Un'altra attivista, cosparsa di liquido rosso, si è sdraiata per terra urlando: "Noi non possiamo festeggiare il 25 novembre se tante femmine di altre specie non sono riconosciute degne di diritti esattamente come tante femmine della nostra specie. Non c'è alcuna differenza tra noi e gli animali, dobbiamo semplicemente riconoscere questa parità e lottare per un mondo anti-specista". La giovane decide così di accostare la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, che ricorre domani, alla protesta animalista.
Qui il servizio di Tagadà sulla protesta
Alcuni attivisti, inoltre, come riporta il Corriere della Sera, non solo si sono cosparsi di vernice rossa per protestare contro la violenza sugli animali, ma si sono anche incatenati alle transenne che circondano la piazza davanti alla Camera dei Deputati. Due i cori più frequenti: "Animali liberi" e "Stop sussidi pubblici agli allevamenti". "Le persone vegane vengono definite estremiste - hanno urlato gli attivisti - ma la cosa estrema è che rimaniamo in silenzio di fronte alla morte di miliardi di esseri senzienti. Non colpevolizziamo gli individui, ma abbiamo responsabilità civile di ribellarci a questa situazione".