Meteo, Mario Giuliacci: ponte dell'Immacolata, ecco cosa svelano i modelli
Le proiezioni dei modelli meteo per il periodo fino al Ponte dell'Immacolata indicano persistente freddo. Molti chiedono al colonnello Mario Giuliacci quando ci si può attendere la comparsa della neve nelle aree pianeggianti. E ovviamente il colonnello, suo sito, prova ad offrire delle risposte al quesito.
In premessa Giuliacci ricorda come va tenuto presente che la previsione della neve nelle pianure è uno degli aspetti meteorologici più complessi. Le condizioni atmosferiche necessarie per avere neve nelle pianure italiane non sono favorevoli. È essenziale innanzitutto un'ondata di freddo (o preferibilmente di gelo) che coinvolga l'intera penisola. Tuttavia, è noto che questo tipo di modello non riesce a generare precipitazioni nevose nella Pianura Padana, poiché si trova al riparo rispetto alla traiettoria dell'aria fredda d'origine.
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In questo contesto, è utile la formazione del cosiddetto "cuscino freddo", che conserva efficacemente l'aria fredda nei livelli inferiori. Successivamente, quando si sviluppa un minimo di bassa pressione sopra i mari settentrionali, le correnti provenienti da sud riescono a superare l'Appennino e a portare nevicate diffuse nelle pianure.
Ora come ora, con l'arrivo di un'aria molto fredda, si sta creando un solido cuscino freddo. Senza dubbio, secondo il colonnello, con l'arrivo di ripetute ondate di freddo, ci saranno opportunità di nevicate nelle pianure, soprattutto nelle regioni del Piemonte e della Lombardia occidentale, dove è più probabile che il freddo persista nei bassi strati.
Dunque, le conclusioni: secondo Giuliacci ad ora non si possono avanzare previsioni certe. Questo perché si tratta di aspetti meteorologici assai complessi da prevedere. In ogi caso, il colonnello conclude ricordando come vi siano condizioni favorevoli per possibili nevicate a bassa quota fino al Ponte dell'Immacolata. E i fan dello sci, ovviamente, incrociano le dita.