Cerciello Rega, un anno al militare che scattò la foto al fermato bendato
Un anno. Questa la condanna inflitta dal tribunale di Roma nei confronti di Silvio Pellegrini, il carabiniere accusato di aver scattato la foto di Gabriel Natale Hjorth, uno dei due americani accusati dell’omicidio del vice brigadiere Mario Cerciello Rega, mentre era bendato nella caserma di via in Selci a Roma e averla poi diffusa in un gruppo whatsapp. Pellegrini è imputato con le accuse di abuso d’ufficio e rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio.
La pm Maria Sabina Calabretta aveva chiesto una condanna a un anno e due mesi. «Non c’era necessità investigativa di fare quella foto né di divulgarla»' ha detto nella sua requisitoria la rappresentante dell’accusa. «Nulla giustifica la divulgazione di foto in una chat che non era investigativa, i carabinieri nel gruppo su whatsapp non erano tutti impegnati nelle indagini.
Luigi Manconi, l'ex Lotta Continua che non sa distinguere tra carabinieri e spacciatori
C’era una partecipazione emotiva ai fatti, che non c’entrava con le indagini»' ha aggiunto la pm. Per il “bendaggio” dell’americano, lo scorso febbraio, il tribunale di Roma ha invece condannato a due mesi, pena sospesa, il carabiniere Fabio Manganaro, accusato di misura di rigore non consentita dalla legge. Il brigadiere Cerciello Rega venne ucciso nella notte tra il 25 e il 26 luglio del 2019 a Roma. Il due statunitensi sono stati condannati a 24 e 22 anni.
Carabiniere trucidato a coltellate? Choc: i giudici annullano la condanna