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Giulia Cecchettin, blitz dei carabinieri nella casa di Filippo Turetta: cosa è stato prelevato

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Le ricerche di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta proseguono incessanti. Nel pomeriggio di venerdì 17 novembre i carabinieri hanno perquisito l'abitazione del 22enne che, stando a un filmato, avrebbe aggredito l'ex e obbligata a farla salire sulla sua auto. La perquisizione è durata circa tre ore e mezzo, su incarico della Procura di Venezia. L'obiettivo è quello di trovare traccia del possibile piano del giovane, ora indagato per tentato omicidio.

Nel corso dell'attività gli investigatori hanno acquisito diverso materiale, in particolare di tipo informatico, ritenuto utile per le indagini. In casa c'erano i familiari di Filippo, i genitori e un fratello 17enne. L'avvocato nominato d'ufficio per rappresentare Filippo, Emanuele Compagno, ha riferito che madre e padre hanno dato la più ampia collaborazione, anche se per loro si è trattato di un momento molto difficile sul piano emotivo. In mattinata infatti la notizia di un filmato che riprenderebbe gli istanti di un'aggressione da parte del ragazzo all'ex fidanzata, del quale il legale ha precisato di non essere al momento a conoscenza.

"La famiglia di Filippo è molto provata da questa vicenda e quindi lanciano un appello affinché tornino i ragazzi - dice il legale -. Stanno aspettando e sperando ma sono molto, molto provati dall'assenza del figlio. E anche quanto ipotizzato li lascia colpiti, attoniti, increduli". Raggiunto dall'Agi Compagno parla di una persona "mite, un bravo ragazzo con buoni rapporti con tutti e mai screzi. Siamo di fronte a una famiglia modello, molto bella e unita, molto uniti tra di loro. A maggior ragione appare tutto inspiegabile". 

 

 

 

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