Ultima Generazione, l'attivista: "Più importante l'arte o il fatto che morirò prima?"
Gli attivisti di Ultima generazione avranno pure le loro ragioni ma fanno delle affermazioni davvero lunari. L'ultima frase sconcertante l'ha detta ad Adnkronos l'attivista Fiore che mercoledì 15 novembre ha partecipato a un blitz all'Arco della Pace: "Per me è stato molto difficile riuscire a imbrattare i monumenti perché ho studiato arte, mi sono laureata in graphic design, ho avuto molti corsi di storia dell’arte e quindi è stata dura dover fare questo, perché l’arte è stato un elemento molto importante nella mia vita".
Ma attenzione al ragionamento: "Però mi sono detta: cosa è più importante per me? Il fatto che non potrò avere dei bambini? Oppure che morirò di caldo prima? O è più importante preservare l’arte? E la preservo per chi? Per chi stiamo preservando l’arte se il report Ipcc ci dice che, continuando su questo passo, tra ottant’anni saremo estinti? Piuttosto, pensiamo a preservare la vita, e poi pensiamo all’arte". Nel delirio non fa una piega.
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Quindi attacca il governo: "È aumentata la repressione. Dopo il blitz all’Arco della Pace, siamo stati in questura dalle 17 alle 2 di notte. Veniamo fermati con la scusa di un fermo identificativo. Quindi, nonostante diamo i nostri documenti, loro si devono accertare della nostra identità. Noi la viviamo come una forma di repressione. Quando poi arriviamo in commissariato, ci fanno una perquisizione totale: ci rimuovono tutti i vestiti, rimaniamo nudi, e ci controllano che non abbiamo nulla addosso, anche dentro al nostro corpo. Veniamo, poi, messi nelle camere di sicurezza. Ci fanno anche le foto segnaletiche e ci prendono le impronte digitali".
Quindi conclude in modo un po' confuso: "Noi rispettiamo il lavoro delle forze dell’ordine, e come detto sappiamo che il loro lavoro sarà anche più duro tra qualche anno. Ma non vogliamo essere riconosciuti come delinquenti o come criminali. Se effettivamente abbiamo infranto la legge, l’abbiamo infranta per un motivo ben preciso".
"Vai a farlo in Cina, cogl***!", eco-vandalo umiliato. Finisce male: "Ti passo sopra..."