Magi e la carne sintetica, FdI insorge: "Ecco gli anti-italiani"
Riccardo Magi, Emma Bonino e Benedetto Della Vedova si sono presentati ieri in conferenza stampa con un vetrino da laboratorio contenente tessuti ricchi di proteine e proprietà animali da cui creare la fetta di carne per dire no - a nome di +Europa, ma anche degli imprenditori che stanno avviando le prime start-up del settore e degli scienziati che stanno realizzando le prime sperimentazioni - al disegno di legge promosso dal governo Meloni contro la carne coltivata perché, a loro dire, è antiscientifico, antieuropeo, anti italiano e soprattutto anticostituzionale.
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Di qui la presentazione di una pregiudiziale di costituzionalità ai sette articoli firmati dal ministro Lollobrigida che oggi arriva in aula a Montecitorio che secondo gli ex radicali violerebbero "le norme europee sul mercato comune e il principio della libertà di impresa garantito dall’art. 41 della Costituzione italiana". Puntualizza Magi alla Camera che "per tutelare e valorizzare le eccellenze agroalimentari del nostro Paese non serve inventare divieti contro pericoli immaginari e violare la Costituzione e gli obblighi internazionali dell'Italia". "Il divieto sulla carne coltivata", sottolinea il segretario di +Europa, "è un feticcio ideologico per il governo Meloni: hanno concepito un divieto preventivo e oscurantista su un prodotto per cui non è ancora neanche arrivata la richiesta di autorizzazione all'EFSA per l'immissione nel mercato comune europeo".
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Secondo il parlamentare "un divieto del genere viola il principio costituzionale di libertà di iniziativa economica privata, oltre ad avere come effetto sostanziale quello di limitare lo sviluppo della ricerca scientifica nel nostro Paese, e si pone in contrasto con la libera circolazione delle merci in Europa, che è tra i capisaldi su cui si fonda l'Unione europea". "Tutto questo", incalza il segretario, "senza che vi siano reali esigenze di tutela della salute, nè dell'ambiente, che siano fondate su dati scientifici". "Al contrario", specifica Magi, "la carne coltivata potrebbe rappresentare un settore lavorativo per migliaia di giovani scienziati, ricercatori e imprenditori italiani, oltre che un'alternativa sostenibile agli allevamenti intensivi e alla macellazione di animali". Perciò +Europa chiede che "le opposizioni unite si oppongano con fermezza alla proposta del governo di vietare la carne coltivata e le invitiamo a sostenere la nostra pregiudiziale di costituzionalità". E sullo "show" di +Europa insorge Fratelli d'Italia con il senatore FdI Luca De Carlo: "Anti-italiani sono quelli che vogliono distruggere la tradizione e la cultura nazionale, ma soprattutto affondare le imprese di uno dei più invidiati settori agroalimentari al mondo per lasciare posto alle lobby delle carni in provetta; antiscientifico è chi pensa che sia più giusto dare soldi a chi produce bistecche in laboratorio anziché a quel mondo della ricerca che deve aiutare la tradizione produttiva nazionale a intraprendere un cammino verso l’innovazione che la porti a produrre di più e meglio".