Matteo Salvini contro lo sciopero dei trasporti: "Venerdì 17, pronto a intervenire"
"Da qui ai prossimi mesi sono previsti vari scioperi": Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, lo ha detto all’Assemblea Cna a Roma, spiegando che pur essendo importante il diritto di sciopero, bisogna comunque evitare di esagerare. "Guai a mettere in discussione il diritto di scioperare - ha sottolineato il vicepremier - ma le rivendicazioni di alcune categorie per 24 ore, come quello di venerdì 17, non devono negare il diritto di lavoro a milioni di persone".
"Non si può scioperare per 24 ore - ha detto il ministro - vuol dire mettere in ginocchio il Paese. Guarda caso poi si sciopera sempre venerdì o lunedì. Legittimo scioperare 4 ore, 24 no. Se aderiranno alla commissione di garanzia bene, altrimenti interverrò io. Il diritto allo sciopero di qualcuno non può fermare il Paese per giorni o settimane, altrimenti poi esiste la precettazione prevista per legge".
Nel caso in cui Salvini ricorresse alla precettazione, non si tratterebbe della prima volta: è già successo lo scorso 29 settembre. Con la firma della precettazione, la mobilitazione, che era stata fissata a 24 ore, in un primo momento era stata ridotta a quattro. Poi, però, l'Usb (Unione sindacale di base) comunicò lo slittamento dello sciopero a lunedì 9 ottobre: "Non bastano 4 ore, non bastano ai lavoratori per rivendicare i propri diritti. Per permettere a tutti gli autoferrotranvieri di poter scendere in piazza e manifestare il loro dissenso. Una giornata, quella del 9 ottobre 2023, che per tutti gli autoferrotranvieri si trasforma in un grande impegno di mobilitazione per il diritto dell’esercizio di sciopero nei servizi pubblici essenziali".