Milano, bimbo in bici ucciso da un drogato senza patente? "Nessun risarcimento"
Momo Moubarak è il bambino di 11 anni che è stato ucciso da un’automobilista mentre andava in bicicletta in via Bartolini, a Milano. Un dolore immenso per la famiglia, che non riceverà nemmeno un risarcimento. Il motivo è squisitamente “burocratico”: siccome l’uomo che ha travolto Momo era senza patente e ha utilizzato una macchina immatricolata in un altro Stato e che era stata presa a noleggio da un’altra persona, la famiglia non ha potuto ottenere il risarcimento del danno direttamente dalla compagnia assicuratrice del veicolo.
È quanto emerge dalle motivazioni della sentenza emessa dal gup di Milano, Massimo Baraldo. Nour Amdouni, il 20enne arrestato dopo aver travolto e ucciso il bambino di 11 anni, è stato condannato a 8 anni di reclusione per omicidio stradale con l’aggravante della fuga. Momo è stato investito nei pressi del ristorante del padre e adesso la famiglia non riesce nemmeno a ottenere un risarcimento economico, per quanto non possa minimamente compensare l’enorme perdita umana che ha subito. I genitori sono stati costretti a rivolgersi all’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, nella speranza di riuscire a sbloccare questa antipatica situazione.
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“Per noi è una beffa - ha commentato lo zio di Memo - un altro dolore che si aggiunge a quello devastante della perdita di Momo. Il dolore non passerà mai. Ora ci sentiamo presi in giro di nuovo, dopo la condanna-beffa di 8 anni”. Il guidatore non solo era senza patente, ma aveva anche una gamba ingessata ed era sotto effetto di sostanze stupefacenti. Dopo essere scappato, si era costituito quattro ore più tardi e aveva scelto il rito abbreviato. Prima della condanna aveva provato a patteggiare a 5 anni, ma la pena era stata ritenuta incongrua.
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