Elisa Claps, monsignor Ligorio contestato in Chiesa: caos a messa
Immagini clamorose, quelle che arrivano da Potenza, dove nella mattinata di oggi, domenica 5 novembre, si è tenuto un presidio promosso da "Libera" per contestare la messa di monsignor Salvatore Ligorio. Una messa celebrata nella chiesa della Santissima Trinità, dove il 17 marzo del 2010 venne ritrovato il cadavere di Elisa Claps, la studentessa scomparsa e uccisa il 12 settembre del 1993 da Danilo Restivo.
Il prete è arrivato in chiesa accompagnato da due sacerdoti. Poi ha attraversato la strada passando per la folla in attesa. E una volta entrato nella chiesa ecco che le persone si sono scatenate: applausi ironici e il coro "Vergogna! Vergogna!". Poi il nome di Elisa Claps, scandito dai presenti, tra i quali il fratello della ragazza, Gildo Claps.
La chiesa è stata infatti riaperta lo scorso 24 agosto "su mandato che Papa Francesco mi ha dato incontrandomi di persona. Il Pontefice ha sottolineato che la chiesa deve essere un luogo di preghiera", ha poi commentato monsignor Ligorio all'inizio della celebrazione. "Io resto quieto e sereno come un bimbo svezzato nelle braccia della madre", ha aggiunto citando i brani delle Scritture.
Al termine della messa, Ligorio e i sacerdoti sono stati scortati da alcuni agenti di Polizia. La folla urlava ancora: "Assassini! Assassini!". La curia ha poi fatto notare il proprio "stupre per l'annuncio di una manifestazione silenziosa che non è stata tale, disturbando la celebrazione religiosa per tutta la sua durata".
Durissime le parole di Gildo Claps: "Abbiamo cercato in ogni modo una conciliazione, in tutti i modi. Non c'è verso, c'è arroccamento totale. Abbiamo chiesto semplicemente che prendessero atto, prendessero coscienza, di tutto quello che è avvenuto e per una volta avessero il coraggio di chiedere scusa, per una volta", ha concluso il fratello di Elisa Claps.