Terrorismo, a Genova arrestato il "guerrigliero di Dio": era pronto al martirio
Blitz a Genova: arrestato per terrorismo un 21enne del Bangladesh, Faysal Rahman. Il giovane risiederebbe da più di due anni nel capoluogo ligure, dove lavora come operaio. La misura cautelare nei suoi confronti è scattata dopo mesi di indagini, partite nel 2021 e coordinate dal sostituto procuratore Federico Manotti della Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo di Genova.
Perquisita la casa dove il 21enne vive con la famiglia, a Sestri Ponente. Secondo gli investigatori, l'operaio faceva parte di un'organizzazione terroristica aderente ad Al Qaeda, chiamata "Tehrik Taliban Pakistan", che ha come obiettivo dichiarato il rovesciamento del governo pachistano per fondare un emirato basato su una sua interpretazione della legge islamica. Il gruppo ha già sferrato attacchi contro l'esercito pachistano, assassinando esponenti politici eletti democraticamente.
L'accusa nei confronti del 21enne, dunque, è di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere con finalità di terrorismo. Dalle indagini, inoltre, sarebbero emersi anche un forte "attivismo" dell'arrestato sui "circuiti telematici di matrice jihadista" e la sua disponibilità al combattimento e al martirio. Secondo la Dda, Rahman aspettava il permesso di soggiorno dell'Italia per tornare in Pakistan e unirsi alla lotta. Il ventunenne si definiva sui propri account Facebook "Guerriero" o "Soldato di Dio" e "Amante di Al-Qaeda". L'indagato avrebbe aderito anche al cosiddetto "Gruppo dei 20", composto da venti soggetti accomunati dal sentimento di affermazione assolutista, anche con metodi violenti, dell'Islam, inizialmente creato per la jihad contro gli indù. La Digos, seguendo l'indagato, ha scoperto che faceva attività di auto-addestramento per poi compiere atti di violenza o di sabotaggio di servizi pubblici essenziali, preparandosi sull'uso di armi da fuoco e sulle tecniche militari di combattimento.