Campi Flegrei, "valutiamo l'allerta arancione: coinvolgimento del magma"
"La attività vulcanica nei Campi Flegrei, connessa al bradisismo, risulta essere in costante evoluzione". Per questo Nello Musumeci non esclude che, "se dovesse perdurare tale situazione, si possa passare al livello di allerta arancione". A lanciare l'allarme sono i risultati emersi dalle valutazioni finora compiute da parte della commissione Grandi Rischi. Questi sottolineano l'evidenza del coinvolgimento di magma nell'attuale processo bradisismico (lento movimento) di sollevamento del suolo. Il timore, dunque, è che i processi in atto possano evolversi ulteriormente.
Motivo per cui la Commissione ritiene opportuno che sia le attività di monitoraggio da parte dei centri di competenza, sia le attività di prevenzione da parte delle varie componenti del Servizio nazionale di Protezione Civile si intensifichino ulteriormente e si preparino all'eventuale necessità di passare rapidamente verso un livello di allerta superiore rispetto all'attuale giallo.
Il ministro per la protezione civile ha comunque assicurato che "il governo, con le sue strutture operative e scientifiche, segue costantemente la situazione, in continuo contatto con le istituzioni locali". Il contesto dunque preoccupa, tanto che nei prossimi giorni proseguiranno le attività per l'aggiornamento dei piani di settore, mentre la Commissione Grandi Rischi continuerà a seguire l'evoluzione attraverso riunioni periodiche e nuove audizioni. Le valutazioni impongono ancora maggiore cautela, ma l'obiettivo è quello di preparare le istituzioni locali e i cittadini rispetto a possibili nuove azioni di prevenzione, in particolare per la zona rossa. E c'è già chi protesta. "Lo stato di allerta arancione significa evacuazione spontanea e la chiusura dei Campi Flegrei agli afflussi esterni e, quindi, ai turisti. È del tutto evidente che questa notizia creerà ulteriore panico in una realtà a forte vocazione turistica-archeologica", ha detto in tono polemico il sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione.