Cerca
Logo
Cerca
+

Firenze, prima massacra un 91enne e poi un prete: tutto in poche ore

  • a
  • a
  • a

A Firenze è allarme-sicurezza. Un'aggressione, in particolare, ha turbato la città e l'Italia intera per la sua brutalità. Nel pomeriggio dello scorso 6 ottobre, un uomo di origini somale ha pestato in pieno centro storico il 91enne Gianpaolo Matteuzzi, campione italiano di staffetta. Il video dell'aggressione è stato subito diffuso sui social e in pochissimo tempo è diventato virale. Immagini crude, drammatiche: botte senza pietà, calci e pugni a un anziano, tutto per sottrargli un orologio.Libero è anche su

WhatsApp! Clicca qui per iscriverti al nostro canale

Altro aspetto vergognoso della vicenda è l'indifferenza dei passanti, i quali - pur assistendo in prima persona all'aggressione -, non si sono degnati di intervenire. Non solo: una coppia si è anche fermata a guardare, ma soltanto per curiosità, per poi riprendere a camminare.

Ma non è tutto. Perché il somalo si è speso a stretto giro di posta in una seconda, brutale, aggressione. Il tutto nella notte tra il 6 e il 7 ottobre, quando l'uomo ha aggredito, picchiato e derubato anche Padre Giuseppe Pagano, Priore della Basilica di Santo Spirito. "È spuntato fuori dal nulla e senza proferire parola mi ha preso a pugni e mi ha gettato a terra. Ho provato dolore e spavento per aver subito una tale violenza – ha raccontato l’ecclesiastico intervistato sull’edizione locale del quotidiano La Repubblica -. Mi ha buttato giù a terra senza chiedermi nulla, poi ha iniziato a dire: Dammi dieci euro o venti euro. Ce l’avevo sopra e mi riempiva di pugni. Io ero stordito. Ho capito che per mettermi in salvo l’unica cosa da fare era gridare. Si è affacciato un ragazzo e ha urlato Che fai?, prima di precipitarsi giù per soccorrermi".

 

 

Gli inquirenti, a cui si è rivolto il prelato, hanno subito compreso che si trattava sempre dello stesso aggressore che poche ore prima aveva massacrato l'anziano. E così, al termine di un'indagine durata pochi giorni, il somalo è stato arrestato. Il 26enne era già noto alle forze di polizia. E il suo permesso di protezione era scaduto mentre si trovava in carcere per rapina, carcere da cui era uscito lo scorso giugno dopo aver scontato la pena.

 

 

Dai blog