Iolanda Apostolico? Le manca soltanto di schierarsi con Hamas
C’era un’espressione usata dagli antichi radiocronisti di “Tutto il calcio minuto per minuto”: «Per chi si ponesse soltanto ora in ascolto...». Era la formula con cui quei favolosi narratori – in pochi secondi – riassumevano il punteggio, raccontavano le azioni salienti, e consentivano all’ascoltatore di farsi un’idea sullo stato del match. Certo, stavolta – nel nostro caso, sempre attingendo alle radiocronache dai campi – sarebbe più adatta l’interruzione da Catania «Clamoroso al Cibali!», ma non divaghiamo. Ecco, «per chi si ponesse soltanto ora in ascolto», c’è un magistrato, la dottoressa Apostolico, la quale si è resa protagonista – negli anni – di interessanti imprese. Ha aperto un profilo Facebook nel quale condivideva appelli ultra immigrazionisti e metteva “mi piace” a offese contro Matteo Salvini.
Ha partecipato a manifestazioni sul molo di Catania in cui veniva (da altri) insultata la polizia. In quelle stesse manifestazioni (com’è emerso da ulteriori video) lei stessa ha inveito, si è agitata: insomma, non era una spettatrice muta e immobile né una «forza di interposizione», come pure alcuni dei suoi pubblici difensori avevano cercato di raccontare. E – nelle ultime settimane – ha continuato a emettere ordinanze disapplicando e svuotando i decreti governativi e rimettendo in libertà clandestini (alcuni dei quali si sono istantaneamente volatilizzati). Non basta? Tralasciamo un giro in motorino senza casco.
Apostolico, il caso del figlio difeso dalla madre. "Aggredì i poliziotti", come è finita
La novità di ieri, raccontata dal Messaggero, è che la stessa Apostolico, nel 2022, è stata ascoltata come testimone a Padova in un processo riguardante suo figlio (poi assolto), accusato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, nell’ambito di scontri tra “antagonisti” e forze dell’ordine. E mamma Apostolico? Ha testimoniato a favore del figlio e contro la polizia, riferendo che, secondo il ragazzo, gli agenti avevano «usato violenza contro i partecipanti». Va sottolineato che – a legislazione vigente – tutto ciò che abbiamo raccontato è legittimo. Ma chiunque abbia occhi per vedere si pone per lo meno qualche interrogativo sull’inopportunità, per la Apostolico, di continuare a esercitare le sue funzioni su materie su cui ha manifestato opinioni tanto radicali e controverse. Resta un interrogativo: che altro deve fare la dottoressa affinché qualcuno si ponga un problema di opportunità? Deve forse recarsi a una manifestazione inneggiando ad Hamas? Lo scriviamo – sia chiaro – come un paradosso: non vorremmo che nessuno lo prendesse come un suggerimento. In effetti, meglio non dare idee...
“Caso Apostolico anche ad Arezzo?”: la lettera che solleva il caso