Catanzaro, "siete pregati di pagare il conto": la bufera dopo la foto
Ciò che è accaduto a Montepaone, sulla costa ionica di Catanzaro, assomiglia tanto alla famosissima gara di corsa de I laureati, il celebre film diretto e interpretato da Leonardo Pieraccioni. Nell'ultima scena della pellicola, si vedono i quattro protagonisti che, per non saldare un conto salato, s'inventano una "bischerata". Un cameriere, che funge da arbitro della corsa, tiene in mano un tovagliolo per dare il via. A quel punto, i concorrenti corrono senza voltarsi indietro. Teoricamente, chi arriva ultimo dovrebbe pagare il pranzo. Ma, nella pratica, nessuno torna indietro e così lo "scherzo" riesce alla perfezione.
Ma la vita non è un film. E, molto spesso, il conto ti arriva anche a casa. "Ci dispiace dover condividere questa vicenda ma ci tocca farlo", spiegano i titolari di Bob alchimia a spicchi, il locale protagonista della vicenda. "Ieri sera - si legge - delle persone hanno lasciato il locale dimenticando, siamo certi involontariamente, di saldare il conto. Se siete voi i protagonisti di questa storia, vi invitiamo a passare da noi o a ricontattarci per regolare il conto in sospeso. Siamo qui per risolvere la situazione nel modo più sereno e amichevole possibile, prima di valutare eventuali azioni legali e consegnare le riprese delle telecamere alle autorità" spiegano, augurandosi che "la questione possa essere risolta in modo positivo e civile. Non è una gogna pubblica - specificano ancora i ristoratori - la foto serve ai diretti interessati affinché si possano riconoscere e si rendano conto dell'errore visto che non riusciamo a rintracciarli nonostante i tentativi".
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Il savoir faire dimostrato dai titolari del locale e l'appello con tanto di foto pubblicato su Facebook non sono però riusciti a risolvere la questione. "Vi abbiamo letto con interesse e abbiamo spiegato ancora più ampiamente le nostre ragioni. Le persone in foto erano state contattate con ogni mezzo possibile, hanno evitato di rispondere, dandoci a questo punto identità false in fase di prenotazione. Non possiamo più credere alla buona fede con cui avevamo tentato un approccio - confessano i ristoratori - dunque procederemo come non avremmo voluto fare".
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