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Decreto Asset approvato: scoppia la rivolta, martedì sciopero dei taxi

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Subito sul piede di guerra. I tassisti non hanno perso tempo: dopo l'approvazione del decreto Asset alla Camera, già pronto il primo sciopero. Martedì prossimo tutte le auto bianche si fermeranno per 24 ore in tutta Italia. Ad annunciarlo sono i tassisti dell'Usb: "La causa scatenante - spiegano - è il decreto Asset: i primi due commi sono quasi ridicoli, il governo non solo non si occupa di definirli, ma addirittura introduce delle procedure che ne annulleranno in parte gli effetti. Un altro elemento negativo è la possibilità di rilasciare fino al 20% di nuove licenze taxi abrogando ogni norma che prevede una programmazione territoriale". La norma prevede un aumento delle licenze del 20 per cento. Un dettaglio del prvvedimento che ha fatto scattare la protesta degli autisti sulle auto bianche.

Loreno Bittarelli, presidente della Cooperativa Radiotaxi 3570, la più grande di Roma, dice la sua sul nuovo provvedimento ma si dichiara contrario allo sciopero: "Sarebbe meglio - dice - andare per gradi: è da incoscienti ipotizzare 1.500 autorizzazioni tutte insieme, quando cala il lavoro si intoppa tutto e ci ritrovaimo le macchine sul groppone, senza piazzole di sosta, adeguate infrastrutture per la sosta né le corsie preferenziali". Nicola Di Giacobbe di Unica Filt Cgil teme che i tassisti possano trasformarsi "in lavoratori sfruttati al servizio delle multinazionali".

 

 

E il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, mette nel mirino il decreto: "Applicando il decreto, perderemmo tutti i soldi che vanno ai Comuni per la gestione amministrativa, il decreto così fatto è inutilizzabile, ci hanno fatto perdere due mesi". Poi aggiunge: "Basterebbe un decreto di una riga che ripristina il 2% delle risorse ai Comuni dalle licenze, e io gli farò l’applauso, faremo le nuove licenze un po’ prima. Questi sono i fatti: io devo scegliere tra avere la procedura ordinaria o perdere risorse preziose, altrimenti faremo la proceduta accelerata e toglieremo soldi ai romani". Intanto, lo sciopero di martedì potrebbe portare parecchi disagi a chi si sposta per lavoro ma anche ai turisti che con il caldo di questi giorni visitano le nostre città d'arte. 

 

 

 

 

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