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Strage a Mestre, scontro sul guardrail: "Una ringhiera", "Tutto regolare"

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Le piste degli inquirenti che indagano sul drammatico incidente di Mestre, con l'autobus volato giù dal cavalcavia Rizzardi e 21 morti nello schianto e nel conseguente incendio, sono al momento due: un malore o un colpo di sonno dell'autista da un lato, il coinvolgimento di una seconda vettura dall'altro. Ma l'attenzione si concentra anche sullo stato dei guardrail di quel tratto di strada tra Venezia e Marghera, percorso ogni giorno da migliaia di automobilisti, letteralmente polverizzate nell'impatto con il bus che non procedeva a velocità particolarmente sostenuta.

Non risulterebbero al momento problemi tecnici sul bus, sulla strada dal 2022 anche se i vigili del fuoco hanno segnalato le "criticità" quando quel tipo di potenti batterie elettriche si surriscaldano. Il video pubblicato dei secondi in cui il pullman ha scartato improvvisamente a destra, in un traffico intenso, volando giù dalla rampa sembrano invece escludere l'ipotesi circolata già martedì sera (supportata da una testimonianza audio via Whatsapp di una donna) che l'incendio si fosse sviluppato a bordo del mezzo già prima dello schianto al suolo.

Sulla vicenda è intervenuto il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, con due appunti importanti: "Non è un problema di guardrail - ha sottolineato il leader della Lega intervenuto all'evento per i 20 anni di Sky -. E' presto per dare commenti, qualcuno mi dice che le batterie elettriche prendono fuoco più velocemente di altre forme di alimentazione e in un momento in cui si dice che tutto deve essere elettrico uno spunto di riflessione è il caso di farlo".

Il guardrail però, come detto, resta un tema che gli inquirenti stanno approfondendo: secondo quanto apprende l'agenzia LaPresse, sono in corso le analisi anche sullo stato del manto stradale e delle stesse protezioni del cavalcavia. Secondo alcune fonti, sul tratto di strada in questione il guardrail sarebbe vecchio e in alcuni tratti sarebbe in corso di sostituzione. Il ministro sul punto ha di fatto smentito, ma Massimo Fiorese, amministratore delegato dell'azienda di trasporto del bus, La Linea: "Dai video il guard rail sembra una ringhiera, le immagini dei filmati che abbiamo visionato mostrano il pullman che si appoggia alla protezione che è quasi una ringhiera". 

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