Mestre, il video dello schianto: "Manovra impropria", sospetti atroci
"Un movimento strano". Chi ha visionato il video ripreso dalla telecamera piazzata all'altezza del cavalcavia Rizzardi di Mestre definisce così la "manovra eccessiva" dell'autista dell'autobus-navetta elettrico che martedì sera, intorno alle 19.30, ha sfondato il guardarail della rampa volando giù per 10 metri.
Le batterie elettriche hanno preso fuoco ed è stata una strage: 21 morti, tra cui lo stesso autista Alberto Rizzetto, unico italiano. Le altre vittime, tra cui due bambini e un adolescente, erano tutti turisti stranieri che stavano tornando al campeggio Hu di Marghera dopo una gita a Venezia.
Intorno alle 18, 90 minuti prima dell'Apocalisse, Rizzetto sui social scriveva "Shuttle to Venice". Era l'ultimo viaggio di un autista che i colleghi, sotto choc, hanno definito "esperto". L'autobus era nuovo, del 2022, e anche per questo il governatore del Veneto Luca Zaia ha parlato di "dinamica incomprensibile". Al momento, due sono le ipotesi più accreditate: un malore, un "blackout fisico" dell'autista, o un colpo di sonno dello stesso nonostante l'ora non fosse tarda.
Due ipotesi che combaciano con la prima ricostruzione: nel video si vedono le auto in coda per accedere al cavalcavia, sempre molto trafficato. Il bus si sposta sulla destra con una "manovra eccessiva", riporta il Corriere della Sera, per poi procedere la sua corsa contro il guardrail. Un testimone ha parlato di "manovra impropria". "Qualcosa di strano, insomma - suggerisce sempre il Corsera -. Che non aveva senso fare in quel punto e con quel mezzo".
C'è anche un audio Whatsapp, tutto da verificare, diffuso nella zona di Venezia e Mestre. Una donna dice di conoscere l'autista, sostenendo che "qualche testimone ha visto l'autobus prendere fuoco nella rampa di salita del cavalcavia", e che il conducente "non poteva fermarsi perché era stretto fra altre macchine in coda". Incendio prima dello schianto, dunque, e non dopo. Proprio per le fiamme l'autista avrebbe tentato una manovra azzardata, perdendo il controllo del mezzo. Questa è però l'unica testimonianza in questo senso. Di sicuro non ci sono segni di frenata sull'asfalto.