Alessandria, ammazza moglie e figlio. Poi la suocera e si taglia la gola
Una strage in famiglia ha sconvolto la città di Alessandria. Mercoledì 27 settembre un uomo, Martino Benzi, ha ucciso a coltellate la suocera, Carla Schiffo, e lo ha fatto all'istituto Divina Provvidenza del quartiere Orti dove l'anziana risiedeva. Subito dopo, con la stessa arma, si è tolto la vita nel cortile del pensionato. Ma quando gli investigatori hanno raggiunto l'abitazione dell'omicida per cercare i parenti hanno trovato anche la moglie, Monica Berto, e il figlio 17enne morti. Probabilmente assassinati sempre con la stessa arma. Sul posto sono sopraggiunti i carabinieri della Scientifica per i rilievi, gli accertamenti e la raccolta di eventuali testimonianze. Un orrore che, ovviamente, sconvolge la comunità e l'Italia intera.
L'istituto, nella parte nord della città, ospita persone con disabilità e anziane. È stato realizzato nei primi anni del Novecento dalla Beata Madre Teresa Michel, fondatrice dell'Ordine delle Piccole Suore della Divina Provvidenza, che ancora oggi sono impegnate nella struttura. I carabinieri, secondo quanto si apprende da La Stampa, in seguito alla tragedia nell'istituto hanno cercato di rintracciare i familiari dell'uomo, scoprendo quindi che la donna non era andata al lavoro e che il ragazzo non era a scuola. Ma hanno trovato solo i due cadaveri. Non viene dunque escluso che l'uomo, abbia ucciso moglie e figlio con la stessa arma utilizzata per assassinare la suocera. Gli investigatori mantengono però massimo riserbo sulla questione.
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Non ci sarebbero invece dubbi sul fatto che sia stato proprio l'uomo a compiere i delitti prima di togliersi la vita. Secondo gli elementi acquisiti nell'abitazione, che fanno pensare a eventuali scritti, di cui però al momento non c'è conferma ufficiale. L'impegno degli inquirenti è quello di ricostruire quanto accaduto e le ragioni che hanno spinto l'omicida-suicida ad agire in questo modo.
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