Treviso, stupra una donna? "Ha diritto all'accoglienza": sentenza-choc
Clamoroso a Treviso: un tunisino, accusato di violenza sessuale, è stato privato di vitto e alloggio dalla prefettura, salvo poi essere reintegrato dal Tar del Veneto, che ha annullato la decisione. L'uomo è stato accusato di aver aggredito una richiedente asilo come lui all’interno di un centro di accoglienza e per questo è finito sotto inchiesta per violenza sessuale. Di lì la decisione della prefettura di revocargli l'accoglienza, considerando troppo pericolosa la sua permanenza nel centro.
A pensarla diversamente - come si legge sul Corriere della Sera - è stato il Tar, secondo cui, sulla base delle norme europee, a un richiedente asilo non può essere tolto il diritto a una "vita dignitosa", anche se si è macchiato di un reato grave. Il migrante si trovava in un hub a Treviso dopo aver chiesto la protezione internazionale. E la violenza risalirebbe allo scorso febbraio.
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La vittima dell'aggressione ha raccontato di essere stata bloccata dall'uomo nei corridoi dell'hub, dove poi sarebbe stata costretta ad avere un rapporto sessuale. Dopo la denuncia e l'iscrizione del tunisino nel registro degli indagati, il migrante ha perso il diritto al vitto e all'alloggio. Una decisione ingiusta secondo lui, che infatti ha presentato ricorso al Tar vincendolo. Adesso è probabile che gli venga trovato un posto diverso da quello in cui ancora si trova la sua presunta vittima.
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