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Maria Chindamo? "Uccisa e data in pasto ai maiali": la svolta agghiacchiante

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Scomparsa il 6 maggio 2016, emergono nuovi dettagli su Maria Chindamo, l'imprenditrice di 42 anni sparita a Limbadi (Vibo Valentia). La donna sarebbe stata uccisa e il suo cadavere dato in pasto ai maiali. Questo è quanto emerso dall'inchiesta "Maestrale-Carthago", condotta dalla Dda di Catanzaro, di cui oggi é stata condotta una seconda "tranche" con l'arresto di 81 persone da parte dei carabinieri del Comando provinciale. Dietro la morte, secondo le rivelazioni di alcuni collaboratori di giustizia, il 57enne Salvatore Ascone, tra gli arrestati nel blitz. 

Le indagini hanno spiegato che la donna sarebbe stata uccisa a causa di una relazione sentimentale che aveva avviato dopo il suicidio del marito, Vincenzo Puntoriero. Quest'ultimo avvenuto nel 2015. Ascone avrebbe commesso l'omicidio insieme ad altre due persone, una delle quali era all'epoca minorenne mentre l'altra è nel frattempo deceduta. L'assassinio di Chindamo, inoltre, avrebbe avuto come movente l'interesse di alcune cosche di 'ndrangheta del Vibonese per alcuni terreni di cui l'imprenditrice aveva acquisito la proprietà dopo il suicidio del marito. 

Non solo, perché nel provvedimento viene contestato a 4 indagati l'omicidio di Corigliano Angelo Antonio, commesso in Mileto il 19 agosto 2013. In questo caso il movente è riconducibile a una rappresaglia per vendicare l'omicidio di Giuseppe Mesiano, elemento di spicco della locale di Mileto perpetrato nello stesso centro il 17 luglio 2013. Nel corso dell'attività i militari operanti, oltre ad avere individuato un bunker in Briatico, utilizzato come nascondiglio per sottrarsi alle operazioni di ricerca e cattura condotte dalle forze di polizia, hanno anche rinvenuto e sequestrato 1 fucile Ak-47 kalashnikov, 1 revolver, oltre 350 munizioni di vario calibro e la somma di 86.500 euro in contanti.

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