Roma, insulta la moglie: "Spia, put***a": chi è lui, un caso internazionale
Una bruttissima vicenda privata che agita però la diplomazia internazionale e rischia di avere anche qualche effetto "collaterale". Un diplomatico italiano di 65 anni, residente a Roma, è finito sotto processo per maltrattamenti e lesioni nei confronti della moglie, ha insultato più volte davanti ai figli con epiteti offensivi come "terrorista", "spia russa" e "put***a russa".
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La donna, come riporta il Corriere della Sera, era a sua volta una diplomatica con doppio passaporto, di Stati Uniti e Bielorussia. Marito e moglie hanno due figli e vivono in diverse parti del mondo, prima di stabilirsi definitivamente a Roma. Ed è proprio in Italia, dopo diversi anni di matrimonio, che il rapporto si incrina definitivamente. Nel 2018 cominciano le pratiche per la separazione, con pesanti strascichi giudiziari.
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La goccia che fa traboccare il vaso sarebbe stato quanto successo nel 2019: la donna denuncia di essere stata aggredita, afferrata per il collo, sbattuta contro il muro e minacciata di morte dall'ormai ex marito, davanti a uno dei due figli. La spirale di violenza si sarebbe fatta incontrollabile via via con lo sgretolamento della relazione, con altri episodi inquietanti come una simulazione di investimento in auto oppure un trauma cranico procurato alla donna durante un soggiorno a Il Cairo, in seguito a una caduta. Una sorta di "Guerra dei Roses" vera, nuda e cruda che alla luce dell'attuale scenario internazionale assume nuovi, grotteschi risvolti.