Cristina Seymandi, la rivelazione: "Cosa è successo 15 giorni prima della rottura"
Ieri sera durante la trasmissione Zona Bianca condotta da Giuseppe Brindisi su Rete4, è andata in onda la lettera che Cristina Seymandi ha consegnato in esclusiva al programma. «Rompo il mio riserbo, dopo giornate di disagio che mi hanno molto provata» è l’esordio della Seymandi che vuole replicare alla versione dell’ex compagno. «Massimo sostiene che “non vi è violenza nell’affermare la verità pubblicamente”, riferendosi alla decisione - quella di mettere in piazza il nostro privato - che forse ha preso convinto dai discorsi di chi - accanto a lui non ha mai voluto la nostra felicità».
Secondo la Seymandi, l’operazione era “premeditata”: «Massimo parla dell’“anello di fidanzamento di proprietà di sua mamma”, il nostro anello fidanzamento, di cui non perde l’occasione di sottolineare il valore materiale specificandone le caratteristiche, anello al quale ero affezionatissima come ad una delle mie cose più care, misteriosamente sparito (guarda caso) da casa nostra 15 giorni prima di quella tristissima serata salita agli onori delle cronache, a riprova, forse, che c’è chi la vendetta la programma minuziosamente, e perversamente, con largo anticipo».
La Seymandi prosegue denunciando poi quei «messaggi violenti, tipici di quella mascolinità tossica che ancora pervade la nostra società: minacce, insulti, epiteti di ogni genere. Sono convinta di aver dato il massimo in questa relazione, e mi spiace molto per il disagio che posso aver creato a Massimo Segre, se – come lui sostiene – non sono stata all’altezza delle sue aspettative come compagna».