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Sofia Castelli, l'amica dormiva mentre la ragazza veniva ammazzata

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Nell'omicidio della povera Sofia Castelli, ammazzata a coltellate dal suo ex, Zakaria Ataquoi, c'è un retroscena inquietante che spiega la determinazione del killer nel voler portare a termine il suo piano di morte. L'uomo l'ha uccisa con numerose coltellate alla gola, dopo essersi introdotto in casa sua, poi ha abbandonato l'appartamento ed è andato a costituirsi, intorno alle 9.30 di mattina, presso il comando di Polizia Locale di Cologno.

Ma a casa della vittima dormiva anche l'amica, molto probabilmente ignara di tutto, svegliata dall'arrivo dei carabinieri. Insomma Sofia non era da sola in quella casa e magari se l'amica avesse sentito qualcosa le cose sarebbero potute andare diversamente.

 

 

Proprio oggi la ragazza sarebbe dovuta partire per la Sardegna dove avrebbe dovuto partecipare all'anniversario di nozze dei nonni. Purtroppo non ha mai preso quel volo perché una mano assassina le ha tolto la vita. Adesso gli inquirenti stanno cercando di ricostruire il movente dell'omicidio. Capire se dietro la furia del ragazzo di origine marocchina possa esserci stato il rifiuto della ragazza di avere un rapporto o di riperire la storia. Inoltre gli investigatori dovranno capire se il piano di morte di Zakaria era stato deciso da tempo o se si tratta di un raptus scattato la sera dell'omicidio. Ci sono ancora diversi punti da chiarire. 
 

 

 

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