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Roberto Gualtieri, l'ultimo disastro: si è "dimenticato" 212 milioni...

Elisa Calessi
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E per fortuna che il governo Meloni, quello, secondo l’opposizione, che sta tagliando la sanità e il welfare, si è accorto della svista. Parliamo del programma di interventi da realizzare in vista del Giubileo del 2025, piano presentato dal commissario straordinario, Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, e approvato con un Dpcm l’8 giugno scorso. Il corposo progetto presenta 184 schede. In due allegati. Più un terzo con le schede illustrate in modo più esteso.

Si tratta di un piano enciclopedico, che va dal completamento di linee della metro all’acquisto di nuovi tram e vagoni, dal rifacimento di strade, piazze, mercati, siti archeologici, alla costruzione di parcheggi sotterranei, dalla riqualificazione di borghi sperduti, a ville, parchi e costruzione di alloggi per i pellegrini. Mancava una sola voce: il rafforzamento dei punti di pronto soccorso. Visto che ci si attende l’arrivo di milioni di pellegrini, nell’anno del Giubileo, e visto che la sanità pubblica romana è già in enorme difficoltà, l’intervento è più che indispensabile. E così, nel secondo decreto sulla pubblica amministrazione, che andrà in Aula alla Camera dei deputati il 28 luglio e di cui ieri sono scaduti i termini per la presentazione degli emendamenti, ne è spuntato uno del governo che corregge la dimenticanza. È il 43.4.

 

 

 

RISTRUTTURAZIONI
Come si legge nel testo, destina 211,8 milioni di euro per “l’adeguamento, ristrutturazione e annesse tecnologie sanitarie collegate alle attività dei presidi sede di Dipartimento di Emergenza Accettazione e Pronto Soccorso della rete del sistema dell'emergenza del Servizio sanitario regionale, funzionali a permettere un’adeguata accoglienza ai pellegrini che partecipano al Giubileo del 2025”. La spesa è così suddivisa negli anni da qui al Giubileo: 57,7 milioni di euro per il 2023, 124,6 milioni per il 2024, 26,3 milioni per il 2025 e 3,2 milioni di euro per il 2026. Come spiega la relazione tecnica, l’emendamento si è reso necessario “per permettere alla sanità del Lazio di essere preparata, dal punto di vista delle strutture di emergenza, all'accoglienza del flusso di pellegrini di cui si prevede l’arrivo a Roma e provincia in occasione dell’evento giubilare del 2025”. Non occorre essere informati per sapere che lo stato dei pronto soccorso romani è, già ora, allo stremo. Le cronache di questi anni ne hanno dato ampio (e drammatico) resoconto. Figurarsi cosa può accadere con l’arrivo di migliaia di pellegrini.

 

 

 

Il piano fin qui presentato è molto ben fatto. Si disegna davvero un’altra Capitale, finalmente moderna: rifacimento di decine di strade, riqualificazione di piazze, strade, mercati, immobili, centri culturali e artistici, interventi sulla viabilità, rifacimento di pensiline del bus e di stazioni della metro, costruzione di parcheggi sotterranei, di sottopassaggi, riqualificazione di siti di interesse archeologico.

Non si dimenticano i dintorni di Roma e del Lazio: è prevista la riqualificazione di impianti sportivi comunali a Gallicano, il recupero del Castello Vecchio a Colleferro, la rigenerazione urbana del centro storico di Ariccia, di Setteville nel comune di Guidonia, l’ampliamento del polo sportivo a Guidonia, la riqualificazione del centro storico di Lanuvio. Di tutto e di più. Mancava solo il pronto soccorso. Per fortuna qualcuno se n’è accorto.

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