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Grandinate estreme, bombe di ghiaccio: "Cosa sta per accadere", l'incubo è realtà

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In questi giorni abbiamo avuto grandinate record con chicchi fino a dieci centimetri. Un fenomeno che è destinato a peggiorare. "Nel decennio 2010-2021 le grandinate sono aumentate del 30% rispetto al decennio precedente", spiega a Il Corriere della Sera Sante Laviola, ricercatore dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (Isac-Cnr) di Bologna: "Quello che il mio gruppo ha verificato è un aumento non solo dei fenomeni 'normali', ma anche delle grandinate 'eccezionali' con chicchi di diametro superiore ai 5-6 centimetri e di quelle 'estreme' di oltre 10 centimetri".

 

 

Dietro questo fenomeno c'è il cambiamento climatico con una maggiore quantità di energia - ovvero di calore - nell'atmosfera. E l'Italia è tra i Paesi più a rischio: "L'estensione tra Nord e Sud e la presenza di montagne rendono l’Italia il fulcro per la grandine all’interno di un hot spot grandinifero che è il Mediterraneo. Le aree costiere in generale sono le più esposte e tra le regioni il Friuli-Venezia Giulia è la più soggetta".

 

 

Inoltre stanno cambiando anche la periodicità delle grandinate e l’orario in cui si presentano. "Le grandinate si sviluppavano soprattutto tra le ore 12 e le 16. Ora si sono spostate più in là, verso il tramonto e le prime ore serali", prosegue Laviola. "La stagione andava da aprile a settembre, ora al Sud si è estesa a novembre e i fenomeni sono sempre più estremi. Un chicco con un diametro di 8-10 centimetri e un peso che può arrivare a 200 grammi colpisce il suolo a una velocità di 150 chilometri all’ora, anche di più se sospinto da forti venti discendenti. Lo studio degli ultimi 70 anni mostra un marcato trend di crescita. In futuro le grandinate saranno più frequenti e intense", conclude.

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