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Codice Calore, afa-killer: la decisione in pronto soccorso

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Una tempesta di calore con pochi precedenti sta travolgendo l'Italia da Nord a Sud, dalla Sardegna alla Sicilia: su 27 città monitorate, ieri 17 luglio, diciassette avevano il bollino rosso, oggi diventeranno 20 e mercoledì addirittura 23. Le temperature hanno raggiunto i 40 gradi, come a Frosinone, 39 a Roma e Napoli. Il governo ha risposto con un piano sanitario che introduce il "Codice calore" nei pronto soccorso, attiva ambulatori territoriali 7 giorni su 7 per dodici ore al giorno per accessi relativi agli effetti del caldo, potenzia la guardia medica e riattiva le unità mobili dell’era Covid per favorire l’assistenza domiciliare.

 

 

L’emergenza è attestata dal numero di città con allerta di livello 3, quello in cui il rischio per la salute riguarda non solo i fragili ma tutta la popolazione. Al bollino rosso di Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Trieste e Viterbo, oggi si aggiungono Napoli, Venezia e Verona e mercoledì Catania, Civitavecchia e Torino. In Sardegna nella zona di Barumini (Sud Sardegna) si sono stati raggiunti i 42,4 gradi, mentre a Ballao, nell’area del Flumendosa, si sono toccati i 44. In Sicilia si sono toccate punte di 43,5 gradi a Trapani e 43,3 a Marsala.

 

 

Oggi l’anticiclone africano Caronte, come è stato ribattezzato, entrerà nella fase più rovente: nella Città Eterna si prevedono 41 gradi, in Sardegna si potrebbero raggiungere punte di 47. Solo giovedì arriveranno i primi sporadici piovaschi sulle Dolomiti e in nottata dei temporali sulla Lombardia. A Roma è stato messo a punto un "piano caldo": la Protezione civile, Cri e Acea saranno presenti in 28 punti sensibili della Città Eterna per offrire assistenza e alle persone in difficoltà. Un’ottantina di volontari e operatori saranno in strada per dare consigli sui corretti comportamenti e le buone prassi e per accompagnare cittadini e turisti alle fontane o per distribuire direttamente l’acqua. 

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