Scontrino choc: "4 bottigliette d'acqua". E poi il salasso
Rovigno? La città più cara d'Italia. Lo dimostra uno scontrino. Niente pesce e niente vino, solo acqua. Costosissima acqua. Quattro bottiglie? 14 euro. Tutto vero. A raccontare l'esperienza una famiglia di Novara: padre moglie, figli, zii. "Le abbiamo pagate 14 euro", hanno confessato alquanto stupiti al Corriere della Sera. A parlare dei prezzi a dir poco folli lo stesso sindaco, Marko Paliaga, che a "Istra In", giornale croato, ha ammesso: "Abbiamo esagerato con i prezzi, soprattutto qui a Rovigno. I costruttori credono ancora nel boom che non ci sarà: 470 mila nuovi alloggi registrati nella sola Istria".
"Mi porta uno spritz, grazie": lo scontrino che diventa il caso dell'estate
Per il primo cittadini "c’è da sorprendersi se una parte degli affittuari si lamenta che ha le camere vuote? Abbiamo molti concorrenti nel Mediterraneo e con l’euro i turisti fanno i confronti. Abbiamo più ospiti rispetto all’anno scorso, ma meno consumatori". Risultato: uscire è infattibile.
"Due bottigliette d'acqua": lo scontrino choc, scoppia lo scandalo | Guarda
Nella perla istriana, infatti, l'euro e la speculazione hanno fatto lievitare i prezzi di tutto e i turisti diminuiscono. Basta pensare che nella città croata le ciliege vengono vendute a 20 euro, il caffè a 1,50 o addirittura a 1,80 e la pallina di gelato a 3,50. Insomma, prezzi che fanno scappare chi vuole passare in spensieratezza qualche giorno d'estate.