Morte Valdiserri, condanna più dura della richiesta: 5 anni per Chiara Silvestri
Il pubblico ministero Erminio Amelio aveva chiesto una condanna a 4 anni e sei mesi di reclusione per la morte di Francesco Valdiserri, di diciotto anni, travolto mentre camminava a piedi in compagnia di un amico sul marciapiede di via Cristoforo Colombo a Roma, la notte del 20 ottobre scorso, ma il giudice ha inasprito la pena nei confronti della ragazza, Chiara Silvestri di 24 anni, che si trovava al volante della vettura che ha investito il giovane, figlio di due giornalisti de Il Corriere della Sera, Luca Valdiserri e Paola Di Caro.
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Il processo con rito abbreviato si è svolto davanti al gup Valerio Savio. Secondo quanto emerso nel corso delle indagini la giovane aveva un tasso alcolemico tre volte superiore al consentito e aveva oltrepassato i limiti di velocità imposti in quel tratto di strada (80 chilometri orari contro i 50 consentiti). Per questa ragione al termine dell'udienza la ragazza è stata condannata a cinque anni per omicidio stradale aggravato.
Chiara Silvestri, che era assistita dall’avvocato Paolo Leoni e che da subito si era detta "sconvolta" per l’accaduto, secondo quanto riporta il sito del Corriere della Sera, dovrà anche dare 800mila euro di provvisionale alla famiglia Valdiserri.
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