La Russa, Camera penale di Milano contro il legale della ragazza: "A volte il silenzio è d'oro"
"Quello che stiamo leggendo in questi giorni sul caso del figlio del Presidente del Senato ci costringe ancora una volta ad alcune riflessioni sui rapporti tra diritto all'informazione, presunzione di innocenza e doveri deontologici (e non solo) di giornalisti, magistrati, forze dell'ordine e avvocati": la Camera penale di Milano interviene così sulla vicenda del presunto stupro per il quale è stato denunciato Leonardo Apache La Russa.
"Si cercano e si forniscono dettagli sulle abitudini dei ragazzi, si intervistano gli amici, i conoscenti e gli esperti; alcuni quotidiani già titolano 'è caccia ai testimoni' - si legge nella nota del consiglio direttivo della Camera penale -. Ci chiediamo a chi giovi tutto questo. Non alla persona offesa, la cui vita verrà scandagliata per poter scrivere ancora qualche pagina di giornale o per poterla screditare. Non all'indagato, il cui diritto ad essere rappresentato come innocente è stato calpestato senza tante remore da chi aveva il dovere deontologico di rispettarlo. Non alle indagini e all'eventuale processo, che rischieranno di essere compromessi dalle notizie diffuse e dal clamore mediatico".
"Continueremo - scrivono infine gli avvocati - a denunciare gli effetti perversi del processo mediatico. Il diritto di cronaca non è un diritto assoluto ma deve essere contemperato con altri diritti di pari rango, in primis i diritti individuali dei singoli: dignità, reputazione, vita privata, presunzione di innocenza. A volte il silenzio è d'oro. E questo vale per tutti, compresi noi avvocati". Il riferimento, anche se non esplicito, sarebbe proprio a Stefano Benvenuto, il legale della ragazza che ha accusato La Russa junior e che in un'intervista a Repubblica oggi ha detto: "Stiamo lavorando anche di notte. Ieri sono andato a letto alle 3. L'obiettivo è chiudere il cerchio identificando i soggetti che possano portarci alla verità. Per noi è prioritario. Questa è una promessa che ho fatto alla famiglia in persona".