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Famiglia travolta a Belluno, "investimento volontario": indizi terrificanti

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Continuano ad emergere nuovi elementi dalle indagini su quanto accaduto a Santo Stefano di Cadore (Belluno), dove una 32enne tedesca ha investito e ucciso tre persone, tra le quali un bambino di soli due anni. Angelika Hutter viaggiava almeno a 70 chilometri orari al momento dell’impatto, in un punto in cui il limite è fissato a 50. La conferma è arrivata da un video acquisito dai carabinieri da un’autofficina. 

L’altro elemento di novità è che non si esclude che la donna possa aver investito quelle persone di proposito: un testimone ha raccontato di averla vista litigare furiosamente con una persona, salire in macchina e ripartire sgommando pochi attimi prima di causare la morte di tre persone. Tra l’altro la 32enne tedesca non ha mostrato alcun tipo di rimorso per aver spezzato delle vite, anzi si è semplicemente difesa affermando che aveva perso il controllo dell’auto. Ad avvalorare l’ipotesi dell’investimento volontario è la mancanza di qualsiasi segno di frenata: gli accertamenti hanno chiarito che non vi è alcun segno di sbandata prima del punto di impatto. 

Probabilmente lunedì 10 luglio il gip di Belluno interrogherà la donna, che lo scorso giovedì ha investito e ucciso tre persone che stavano camminando sul marciapiede: il 48enne Marco, suo figlio Mattia di 2 anni e la nonna Mariagrazia, di 65 anni. Erano tutti residenti a Favaro Veneto, dove è stato proclamato il lutto cittadino. 

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