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Santo Stefano di Cadore, l'orrore della tedesca: il gesto contro i 3 cadaveri a terra

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Un orrore, una tragedia sconcertante quella avvenuta a Santo Stefano di Cadore, nelle Dolomiti bellunesi: muoiono un padre di 48 anni, Marco Antoniello, la nonna di 65, Maria Grazia Zuin e un bimbo di soli due anni. A ucciderli un'automobilista tedesca di 30 anni, Angelika Hutter, che ha travolto la famiglia a folle velocità con la sua Audi. La donna, in serata, è stata arrestata. 

Tre morti, tra cui il piccolino che era nel passeggino spinto dalla madre, unica sopravvissuta al terrificante schianto. Il bimbo era stato elitrasportato in gravissime condizioni all'ospedale di Belluno, ma non ce l'ha fatta, è morto poco dopo. 

L'auto pirata ha spezzato le vite intorno alle 15.50 di giovedì 6 luglio: come una bomba è piombata alle spalle del gruppo, salendo sul marciapiedi. Secondo quanto si apprende dai primi rilievi, l'auto viaggiava a velocità folle: circa 160 chilometri orari. Ma non è tutto. Secondo quanto ricostruito dal Gazzettino, dopo l'orrore appena commesso la donna sarebbe uscita dall'auto e avrebbe iniziato a inveire contro i corpi straziati degli investiti. Orrore che si aggiunge all'orrore, un comportamento inaudito, sconcertante, brutale, osceno.

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