Bergamo, speleologa bloccata da giorni in una grotta: è corsa contro il tempo
Bloccata da due giorni in una grotta a 150 metri di profondità. È questo il dramma che sta vivendo Ottavia Piana. La speleologa si trova in provincia di Bergamo, ma non può muoversi autonomamente a causa della frattura a una gamba. L'allarme è stato lanciato domenica dai colleghi della 31enne che si trovavano con lei. Uno di loro è riuscito a uscire dalla grotta, dove i cellulari non hanno campo, e ha raggiunto l'abitato di Fonteno per chiedere aiuto. Il tratto interessato, fa sapere il Soccorso Alpino, "presenta una morfologia complessa e ancora in esplorazione".
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I medici rimangono ottimisti. A parte il dolore forte per quella che sarebbe un’importante contusione, Ottavia non avrebbe altre complicanze. Al campo sportivo di Fonteno, dove è stata allestita la base dei soccorritori, si è recata ripetutamente anche la madre di Piana con il volto preoccupato nonostante le rassicurazioni di tutti. "È una forte, l’Ottavia", le hanno detto più volte.
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In campo sono scesi sessanta uomini, oltre che della IX delegazione del Soccorso alpino e speleologico lombardo, da Veneto, Piemonte, Trentino Alto Adige e perfino dalla martoriata Emilia Romagna. Intanto però l'operazione per recuperarla si preannuncia molto lunga e complessa. Bergamo rimane col fiato sospeso.