Kata, "l'uomo con i palloncini": la pista dell'orco
Si affaccia una terrificante ipotesi sulla scomparsa di Kata Alvarez, la bimba di 5 anni sparita dall'ex hotel Astor di Firenze dove viveva, sabato 11 giugno. La pista più agghiacciante, quella avanzata nelle ultime ore, riporta Il Tempo, è quella della pedofilia. Una pista considerata dagli investigatori inizialmente residuale che adesso però non solo non viene scartata ma pare rafforzarsi. Del resto, se si osserva il cortile e lo spazio dove i bambini del palazzo occupato erano soliti giocare, non è difficile immaginare la pianificazione del rapimento da parte di un orco.
Kata, inquietante ritrovamento in un cassonetto: l'ultimo indizio sulla bimba scomparsa
Finora le indagini dei carabinieri sembravano aver imboccato una corsia preferenziale: quella della faida interna all’ex hotel occupato, con il racket degli affitti con tanto di prezzario (1.200 euro per una stanza con bagno, 800 per una senza) che vedrebbe contrapposti tre clan, due di peruviani, e la famiglia di Kata farebbe parte di uno di questi, e uno di rumeni.
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Ma appunto, quella del racket non è l’unica pista battuta. Il fratellino di Kata ha parlato di un uomo con i palloncini che avrebbe gironzolato sabato intorno all’hotel. L’ipotesi legata alla pedofilia non viene scartata a priori, non si può tralasciare nulla. "Più passa il tempo", ha spiegato il generale Garofano, consulente dei genitori della piccola, a Il Messaggero, "meno probabilità ci sono di ritrovarla". E soprattutto, ha parlato anche lui dell' "incubo di un pedofilo. Il sequestro non regge".